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martedì 28 gennaio 2014

ULTIMA SPIAGGIA, CROCETTA A ROMA DA LETTA: ECCO L’AGENDA DELL’INCONTRO

Il presidente della Regione incontrerà il capo del governo nelle prossime ore. Crocetta l’ha annunciato a gran voce e all’appuntamento è stata data grande enfasi. Senza quel mezzo miliardo di euro tagliato dal commissario dello Stato nella Finanziaria non si potrebbero pagare nemmeno gli stipendi (di febbraio, non gennaio). La bocciatura delle 33 norme è stata definita dal governatore “un assassinio” e che presto esploderanno “le contraddizioni”, cioè le manifestazioni di piazza; il prefetto, Carmelo Aronica, dal canto suo, ha avvertito la sua “controparte” – perché ormai di questo si tratta – che le parole grosse non cancellano il fatto che spetti al presidente della Regione assumersi la responsabilità dell’ordine pubblico.
Questo il prologo all’incontro di Roma, cui viene data tanta rilevanza. Quanto sia decisivo, tuttavia, ancora nessuno è in grado di prevederlo. Ci sono voci discordi, alcune molto interessate, che tendono a vederlo come fumo negli occhi, ed altre, invece, che lo giudicano la sola alternativa. Qualunque sia l’opinione sui risultati, una cosa è certa, che l’audacia di Crocetta e Bianchi, ha aumentato esponenzialmente le difficoltà di gestione della crisi, determinata dai tagli alla Finanziaria.
Non avere accettato l’idea dell’esercizio provvisorio per il mese di gennaio, priva l’esecutivo della possibilità di garantire gli stipendi. È la cassa che fa il bilancio operativo, le norme impugnate non possono essere utilizzate. È come se fosse stata “commissariata” la spesa. E questo non ha precedenti in considerazione della misura dei tagli.
L’incontro di Roma, dunque, appare l’unica ciambella di salvataggio. Quali argomenti verranno affrontati e quali proposte concrete verranno formulate da Crocetta e Bianchi?
L’assessore all’Economia ha preparato una relazione tecnica, ma la partita si gioca essenzialmente sul piano politico. La Regione siciliana spende più di nove miliardi di euro per la sanità, la compartecipazione alle spese è stata aumentata del quindici per cento qualche anno fa, appesantendo il già gravoso capitolo dei costi. Su questo tema potrebbero esserci spazi di manovra?
C’è l’arrivo di quattrocento milioni di euro, che tardano, e non si capisce per quale ragione.Materia del Ministero dell’Economia, ma Letta potrebbe accelerare il trasferimento.
Alcuni provvedimenti-tampone, che Bianchi dovrebbe indicare nella sua relazione, passano attraverso Palazzo Chigi, come lo sforamento del patto di stabilità.
A Roma si parlerà anche del commissariato dello Stato e della sua mano pesante, ma è inutile attendersi novità su questa materia, diventata incandescente. Carmelo Aronica ha tagliato sulla base di valutazioni “tecniche”, non politiche e nessuno gli strapperà mai di bocca alcuna ammissione “di merito”. È chiaro che, pur rimanendo nell’alveo, il commissario gode di margini di discrezionalità nello svolgimento della sua attività di controllo.

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