Nuovo passo in avanti per il servizio di videosorveglianza nelle strade di Milazzo. Si è concluso il lungo iter legato all’erogazione del finanziamento e al rilascio dei vari pareri, il comando di polizia municipale ha reso noto che entro la prossima settimana sarà pubblicato il bando per l’individuazione della ditta che dovrà procedere all’installazione delle 32 telecamere sul territorio comunale.
L’obiettivo adesso è rispettare i tempi fissati dal cronoprogramma che prevedono la collocazione dell’impiantistica entro fine maggio. Il finanziamento ammonta a 300 mila euro. Il Comune mamertino con le somme a disposizione intende mettere sotto sorveglianza alcune aree definite “sensibili”, confidando in altre risorse per poter intervenire su tutto il territorio, come ad esempio la zona di Fiumarella in atto esclusa. Le telecamere saranno collocate nelle zone che sono state appositamente individuate dagli uffici comunali e comunicati con delle schede al Ministero dell’Interno che ha pubblicato il bando nell’ambito del Programma operativo nazionale (Pon) “Sicurezza per lo sviluppo – obiettivo convergenza 2007-2013″ finalizzato appunto a rendere il territorio “meno aggredibile da fattispecie criminose che rappresentano un grave ostacolo allo sviluppo economico, alla civile convivenza, alla qualità e produttività del lavoro e all’attrattività delle aree stesse. Le aree individuate sono il Borgo Antico che comprende oltre tutte le zone interessate dalla “movida”, Capo Milazzo; l’area centrale di espansione (via Risorgimento, via Tre Monti, via Magistri ove sono ubicate scuole e complessi abitativi), l’area di Ciantro, Valverde che ospita edifici sportivi e scolastici e il Lungomare Garibaldi incluse via Medici, piazza Caio Duilio e piano Baele, dove insistono attività commerciali e ritrovi e che rappresenta un punto di richiamo per i forestieri.
“L’obiettivo di questo progetto – ha affermato il sindaco Carmelo Pino – è quello di attuare una prevenzione e rendere il territorio comunale “meno aggredibile da fattispecie criminose che rappresentano un grave ostacolo allo sviluppo economico, alla civile convivenza, alla qualità e produttività del lavoro ed alla attrattività dello stesso. Ciò anche in quell’ottica di far crescere Milazzo rendendola una città più accogliente, più solidale, più sicura”.
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