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sabato 1 febbraio 2014

IL GOVERNO AIUTA LA SICILIA E CROCETTA “SALVA” I PRIMI STIPENDI. SULLA GAZZETTA UFFICIALE ANCHE LA FINANZIARIA

Il Consiglio dei Ministri ha approvato, su proposta dei ministri dell’Economia e delle Finanze, Fabrizio Saccomanni, per le Riforme costituzionali, Gaetano Quagliariello, per la Pubblica amministrazione e l’Innovazione, Gianpiero D’Alia, e per gli Affari regionali e le Autonomie locali, Graziano Delrio, uno schema di decreto legislativo che corregge un altro decreto legislativo sull’armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi. La norma varata viene incontro ad alcune regioni in difficoltà.
È il caso, ad esempio, della Regione Sicilia che nei giorni scorsi ha visto il Commissario dello Stato impugnare buona parte della finanziaria regionale. “Il decreto costituisce la più ampia e organica riforma, di contabilità degli enti territoriali mai realizzata in Italia, diretta a garantire la qualità e l’efficacia del monitoraggio e del consolidamento dei conti pubblici ed a superare l’incapacità del vigente sistema contabile di dare rappresentazione ai reali fatti economici (ad esempio misurare i debiti commerciali)”, spiega Palazzo Chigi nella nota diffusa dopo il Consiglio dei Ministri.
Con il via libera del Consiglio dei ministri di ieri, la Regione applicherà già dal 2014 la norma sui residui attivi delle Regioni, liberando parte delle risorse impugnate dal commissario proprio per rimpinguare il fondo della Sicilia, che adesso è pari a oltre 600 milioni di euro. È previsto un piano di rientro in undici anni, per il quale sarebbero sufficienti, secondo i calcoli della Regione, non più di 300 milioni, liberando così le altre risorse. Con le risorse rese disponibili verrà presentata una nuova manovra.
Inoltre, è stata confermata la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana della manovra Finanziaria senza le parti impugnate dal commissario dello Stato. Vengono, così, sbloccati i pagamenti urgenti, tra i quali gli stipendi e le pensioni dei regionali. La pubblicazione era stata autorizzata dall’Assemblea regionale siciliana con un ordine del giorno approvato il 24 gennaio scorso. In Gazzetta, oltre alla legge di stabilità, anche il bilancio della Regione per il 2014.

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