L’ex commissario dell’Asp Manlio Magistri, dopo la revoca dall’incarico, fatta dal governo regionale, passa all’attacco.Infatti Magistri ha deciso di ricorrere al Tar sia contro il provvedimento di revoca e sia contro la procedura di selezione per gli idonei alle Direzioni Generali.
Dopo la revoca dall’incarico disposta da Crocetta per la vicenda della soppressione del punto nascita di Barcellona Pozzo di Gotto, Magistri ha deciso di portare in tribunale il governo regionale anche sul provvedimento di revoca che la procedura di selezione adottata dalla Regione per i nuovi Direttori generali.
Udienze fissate il 30 gennaio e strettamente collegati dal momento che, Magistri, dimostrando d’avere eseguito direttive regionali derivanti da diverse delibere e da un iter condiviso, “confuterebbe” le ragioni della revoca stessa, che evidentemente, secondo l’ex Commissario sono da attribuirsi ad altre ragioni rispetto a quelle ufficiali e legate a logiche più politiche che burocratiche.
Dopo la revoca dall’incarico disposta da Crocetta per la vicenda della soppressione del punto nascita di Barcellona Pozzo di Gotto, Magistri ha deciso di portare in tribunale il governo regionale anche sul provvedimento di revoca che la procedura di selezione adottata dalla Regione per i nuovi Direttori generali.
Udienze fissate il 30 gennaio e strettamente collegati dal momento che, Magistri, dimostrando d’avere eseguito direttive regionali derivanti da diverse delibere e da un iter condiviso, “confuterebbe” le ragioni della revoca stessa, che evidentemente, secondo l’ex Commissario sono da attribuirsi ad altre ragioni rispetto a quelle ufficiali e legate a logiche più politiche che burocratiche.
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