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sabato 1 febbraio 2014

Rischio mareggiate a Lipari. Piuttosto che "affogare" nell'estrema emergenza bisognerebbe attuare quanto previsto dal piano comunale di Protezione civile.

Il problema mareggiate per il nostro comune è pane quotidiano, soprattutto dopo che, negli anni, le previsioni meteo-marine e, soprattutto, gli allerta meteo provenienti dal Dipartimento della Protezione Civile e dalla Prefettura di Messina informano gli uffici e le amministrazioni dell’approssimarsi del cattivo tempo.
Il Piano di protezione civile del nostro comune, regolarmente approvato dal consiglio comunale, al capitolo 10, “rischio mareggiate”, paragrafo 10.1 analisi del rischio specificatamente recita:
(…) E’ importante sottolineare come il concetto di rischio in tale contesto non sia legato alla possibilità di perdite di vite umane ma esclusivamente all’eventualità che, durante eventi di mareggiata, alcune aree costiere siano allagati (alcune di queste per la loro conformazione ed origine, presentato spesso quote basse o addirittura al di sotto del livello medio del mare.) In occasione di forti mareggiate particolare attenzione deve essere posta per:
  • abitazioni (distinguendo quelle stagionali e quelle residenziali stabili);
  • strutture ricettive per il turismo (campeggi, alberghi,);
  • vie di comunicazione;
  • porti e approdi.
In caso si prevedano mareggiate di eccezionale intensità, sarà opportuno avvertire la popolazione affinché: si allontani dai luoghi che si ritiene possano essere raggiunti dalle onde; si mettano al riparo i beni esposti.

Successivamente il Piano nelle procedure generali, nella fase di 2° livello, preallarme prevede specificatamente :
Dispone la chiusura del Lungomare di Acquacalda, del Lungomare di Canneto, della via Tenente Mariano Amendola e del Porto di Sottomonastero.
Dispone il doppio senso di circolazione sulla via Cesare Battisti di Canneto con l’ausilio di semafori.
Alla luce di quanto sopra e ancor più alla luce dei dati preventivamente forniti dagli Enti superiori preposti, l’ufficio comunale di protezione civile, doveva, a nostro parere, suggerire al sindaco di:
Predisporre un’ordinanza, già da giovedì 30 gennaio, per la chiusura della via Francesco Crispi e l’avviso ai proprietari di natanti alati sulla spiaggia dell’arrivo del fortunale per consentire la messa in sicurezza degli stessi con il dovuto anticipo;
  1. Predisporre un’ordinanza, già da giovedì 30 gennaio, per la chiusura della via Tenente Mariano Amendola e l’avviso ai proprietari di abitazioni prospicienti sulla medesima via di spostare le automobili evitando danni ed intralcio ad eventuali interventi di messa in sicurezza delle persone;
  2. Predisporre un’ordinanza, in accordo con l’Ufficio Circondariale Marittimo di Lipari, per la chiusura del Porto di Sottomonastero e l’allontanamento delle autovetture posteggiate sul lato esterno della banchina;
  3. Verificare se anche nelle altre isole investite dai marosi si sono verificate situazioni simili contattando telefonicamente i presidenti delle singole circoscrizioni
Noi non vogliamo giudicare l’operato degli impiegati comunali, pagati dalla comunità eoliana, questo è compito dell’amministrazione, valutate tutte le situazioni, ci meravigliamo soltanto che quanto previsto dal Piano comunale di protezione civile adottato dal consiglio comunale non è stato minimamente posto in essere per nessuna delle situazioni sopra indicate.
Speriamo che la prossima mareggiata non venga nuovamente sottovalutata sottoponendo i proprietari dei beni, i vigili del fuoco, i vigili urbani e la squadra comunale di protezione civile ad intervenire in condizioni di estrema emergenza quando il tutto si può svolgere con una previsione di 24/48 ore.


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