(l.o. Gazzetta del sud) Un turista laziale che da anni si è stabilito a Filicudi, Pietro Amadio 67 anni, è stato prosciolto dalle accuse di rapina ed esercizio arbitrario delle proprie ragioni. L'uomo, difeso dall'avv. Giuseppe Sottile, era finito dinanzi al Gip del Tribunale di Barcellona per rispondere delle gravi accuse che gli erano state mosse da un uomo del luogo, Stefano Triolo, in procinto di partire per l'Australia. La vittima aveva denunciato di essere stato rapinato dal turista romano di parte del denaro custodito nel portafogli.
Dal dibattimento è emerso che in realtà l'imputato vantava un credito nei confronti del denunciante che non era stato saldato.
Avendo saputo della partenza del debitore verso l'Australia, Pietro Amadio si era messo sulle sue tracce allo scopo di avere restituite le somme. Una volta rintracciato il Sottile l'imputato si sarebbe servito da solo. Preso il portafogli dell'isolano ha prelevato un acconto di 250 euro, restituendo il resto. Qualche giorno prima della partenza l'imputato è tornato alla carica rintracciando il debitore nei pressi del porto e ancora una volta lo avrebbe sollecitato a restituire gli altri soldi, a quanto pare 150 euro. Il debitore per tutta riposta ha denunciato il creditore sostenendo che lo stesso qualche giorno prima lo aveva rapinato di mille euro.
La testimonianza di alcune persone presenti sul molo di Filicudi ha adesso permesso di comprendere cosa fosse realmente accaduto, consentendo al Gip Anna Adamo di prosciogliere l'imputato.
La vicenda infatti rientra nei contrasti per un credito insoluto