Comunicato stampa
Grande successo per il concerto-lezione "Chiantu di la Terra" della Compagnia Popolare Liparense, anche la Preside Mirella Fanti si è dichiarata entusiasta dei risultati prodotti da questo progetto musicale dell´"Istituto Comprensivo Isole Salina", fortemente voluto dal M° Salvatore Alleruzzo.
Genitori, insegnanti e semplici spettatori adulti sono rimasti increduli di fronte al fatto che un concerto di quella portata abbia suscitato nei ragazzi una compostezza ed un silenzio irreali per bambini delle scuole elementari e medie. Oltre un´ora nella quale i bambini sono stati aiutati ad entrare nel mondo della musica, delle tradizioni, della lingua dialettale, lo hanno fatto interagendo con la compagnia durante piccole lezioni tenute dal M° Davide Mollica che tendevano a spiegare di cosa si stava parlando e battendo le mani durante i brani più allegri dedicati alla risurrezione.
Un sentimento di grande commozione ha avvolto tutta la platea dai più piccoli ai più grandi; una delle spettatrici più assidue e gradite delle esibizioni della Compagnia Popolare Liparense è la Sig.ra Cettina Longhitano, moglie dell´attuale Sindaco del Comune di Malfa, la stessa ci ha raccontato di aver avvertito una sensazione di profonda prostrazione durante la parte della passione e di spontanea gioia durante i canti di risurrezione, insomma si era sentita totalmente immersa nell´atmosfera generata dalla compagnia durante i suoi canti.
Dopo i concerti del Natale e della Pasqua, ultimo appuntamento del progetto è previsto per il mese di maggio, con la parte dedicata ad usi, mestieri e tradizioni.
All´inizio del concerto, il presidente della Compagnia Popolare Liparense, Davide Mollica ha rivolto un sentito e commosso ringraziamento a Mons. Alfredo Adornato che ha voluto firmare una breve ma intensa prefazione inserita nel libretto del concerto prodotto dalla Compagnia.
L´Addetto Stampa
Compagnia Popolare Liparense
Salvatore Naso
Vi proponiamo un breve filmato amatoriale gentilmente consegnato alla Compagnia da uno spettatore e riguarda uno dei brani più particolari: U Sapurcru (il Sepolcro)