
Senza entrare in merito agli aspetti normativi ed autorizzativi della questione che tutto sommato potrebbero essere secondari agli effetti della situazione reale venutasi a creare, ho potuto constatare che la lacerazione del costone, di grande impatto visivo, è dovuta più che altro alla discarica a valle del materiale prelevato a monte per l’allargamento della stradella vicinale esistente.
Se l’intervento fosse stato eseguito con più accortezza e professionalità, magari distribuendo il materiale sulla traccia o depositandolo in luogo idoneo a successivo utilizzo dato che visibilmente costituito da sabbia pomicifera e lapillo, il risultato sarebbe stato di gran lunga meno appariscente e pesante dal punto di vista ambientale e paesaggistico.
La questione offre l’opportunità di sottolineare il fatto che sempre più è necessaria una formazione professionale specialistica dei tecnici e delle imprese ai fini di una corretta gestione degli interventi sul territorio.
E’ fuori discussione il rispetto delle normative ambientali e paesaggistiche ma è altrettanto importante saper intervenire in modo armonico e consapevole su di un territorio di grande valenza naturalistica, soddisfacendo le legittime esigenze della popolazione, senza per questo arrecare danni all’ambiente.