(Giansanto Lo Giusto) Non avevo ancora avuto occasione di vedere di persona gli effetti del tanto discusso intervento sul costone nord di Monte Rosa ed oggi, 1° maggio, andando a Lami per partecipare alla manifestazione organizzata dalla Borgata Lami con la degustazione del “quadaro” di S. Giuseppe ed altre specialità tipiche(tutte eccellenti), mi sono goduto dalla strada provinciale anche la bellissima vista sul mare e… sul Monte Rosa.
Senza entrare in merito agli aspetti normativi ed autorizzativi della questione che tutto sommato potrebbero essere secondari agli effetti della situazione reale venutasi a creare, ho potuto constatare che la lacerazione del costone, di grande impatto visivo, è dovuta più che altro alla discarica a valle del materiale prelevato a monte per l’allargamento della stradella vicinale esistente.
Se l’intervento fosse stato eseguito con più accortezza e professionalità, magari distribuendo il materiale sulla traccia o depositandolo in luogo idoneo a successivo utilizzo dato che visibilmente costituito da sabbia pomicifera e lapillo, il risultato sarebbe stato di gran lunga meno appariscente e pesante dal punto di vista ambientale e paesaggistico.
La questione offre l’opportunità di sottolineare il fatto che sempre più è necessaria una formazione professionale specialistica dei tecnici e delle imprese ai fini di una corretta gestione degli interventi sul territorio.
E’ fuori discussione il rispetto delle normative ambientali e paesaggistiche ma è altrettanto importante saper intervenire in modo armonico e consapevole su di un territorio di grande valenza naturalistica, soddisfacendo le legittime esigenze della popolazione, senza per questo arrecare danni all’ambiente.