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giovedì 29 aprile 2010

ARS. Passa il Bilancio, battaglia sulla Finanziaria

Svolta all'Ars. Grazie a un accordo fra i capigruppo, nel pomeriggio di ieri è stata posta fine alle manovre ostruzionistiche e concordato un maxiemendamento del governo in cui sono state inserite anche alcune richieste di Udc e Pdl. Completato, quindi l'esame del bilancio e approvati sei articoli tecnici della Finanziaria, la seduta è stata sospesa e i lavori d'aula aggiornati a questa mattina per consentire ai capigruppo di trovare l'accordo anche su questo importante documento, facendo così decadere la gran parte dei 4000 emendamenti presentati. La spesa prevista per l'anno in corso, nel suo complesso, ammonta a 27 miliardi e 196 milioni di euro. Col maxiemendamento approvato ieri pomeriggio, è stato stabilito che nel triennio 2010/2012 saranno assegnati agli Ersu; seicentomila euro come contributo alle famiglie per le adozioni internazionali; un milione e mezzo all'anno per il mantenimento delle elementari regionali parificate; seicentomila euro all'Inda per le spese di funzionamento e per lo svolgimento delle attività istituzionali; centomila euro all'anno all'opera dei pupi; tre milioni per i nuclei familiari meno abbienti, per la tutela della maternità e della vita nascente; cinquecentomila euro in favore dei lavoratori emigrati; sussidi straordinari a istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza in enti morali per un totale di tre milioni di euro in tre anni. Saranno finanziati per il prossimo triennio anche alcune istituzioni teatrali, musicali e liriche: 300 mila euro alle Orestiadi di Gibellina; 1,5 milioni alla scuola del cinema di Palermo; 900 mila al teatro Pirandello di Agrigento; 3,9 milioni a Taormina arte; 1,5 milioni al teatro Stabile di Catania; sei milioni al teatro Bellini di Catania; tre milioni al Biondo di Palermo; 7 milioni e 370 mila euro al Vittorio Emanuele di Messina; sei milioni alla fondazione teatro Massimo di Palermo e nove milioni all'Orchestra sinfonica siciliana.
Inoltre, sono state ridotte le spese degli enti parco, per i quali lo stanziamento scende da 13.4 a 8.5 milioni. Ed è stato decurtato di 10 milioni (da 18 a 8 milioni) lo stanziamento per l'acquisto di hardware. Sono state aumentate le ore per i forestali, che passano da 75 a 90, da 101 a 130 e da 151 a 165. E saranno loro pagati gli stipendi arretrati. Altri 2,1 milioni andranno all'Istituto professionale per i Ciechi di Palermo, 600 mila euro al Corfilac, il Consorzio di ricerca filiere lattiero-casearia, mentre 21 milioni sono destinati alla gestione dei Consorzi Asi e 1,5 milioni alle attività teatrali.
Sulla Finanziaria, prima ancora che venissero posti in discussione gli articoli, è intervenuto il presidente dell'Ars Francesco Cascio che ne ha eliminati 19. Per altri ha cassato alcuni commi e per altri due ne ha proposto la riscrittura. Articoli e commi sono stati stralciati dal testo pervenuto dalla commissione perché privi di copertura finanziaria, perché presentavano aspetti di criticità costituzionale, perché in conflitto con norme Ue o perché assolutamente estranei alla materia trattata. Fra gli articoli non ammessi quello relativo all'esenzione dell'Irpef per i cassintegrati, proposto dal Pd.
«Ce lo aspettavamo - ha commentato il capogruppo Antonello Cracolici - era una norma a rischio. Restano però le altre nostre proposte: dal credito d'imposta alla ripubblicizzazione della gestione delle acque, passando per le zone franche urbane».
Fra gli articoli cancellati, il 43, che avrebbe dovuto consentire la stabilizzazione dei componenti esterni degli uffici di gabinetto degli assessorati. Cancellato anche l'art. 114 per l'istituzione del Parco naturale dei Monti Peloritani. L'on. Filippo Panarello ha protestato, ma la procedura seguita non risultava corretta. L'on. Nino Beninati, a sua volta, ha tenuto precisare di non essere contrario all'istituzione dei parchi, rilevando che per la loro istituzione si dovrebbe operare secondo le previsioni di legge. Non si istituiranno neppure i parchi naturalistico-geominerari nei territori in cui si trovano giacimenti minerari metalliferi dismessi. Con la cancellazione dell'art. 12, le imprese con sede legale fuori dalla Sicilia, che cessano la loro attività sul territorio siciliano, non dovranno corrispondere alcun contributo per i danni all'ambiente e per il ripristino produttivo delle aree dismesse. L'Ast non sarà privatizzata, non ci saranno proroghe per il personale dei consorzi di bonifica e compensi per i presidenti dei consorzi Asi. Eliminato, infine, gli articoli per il sostegno alle attività turistiche, per l'istituzione dell'osservatorio delle attività teatrali, il fondo regionale di garanzia per l'artigianato, le reti di monitoraggio ambientale e l'istituzione delle sedi decentrate del dipartimento acqua e rifiuti. Non saranno aumentate le pensioni dei regionali e è da riscrivere l'articolo inerente la stabilizzazione e la proroga dei contratti dei precari regionali finoÿal 31 dicembre 2010.
Soddisfatti i deputati messinesi per aver spuntato una serie di risultati, dal teatro ai precari dei Nebrodi, alla sistemazione delle strade dissestate per l'alluvione, emendamenti proposti da Santi Formica e altri. «Quando si è uniti - ha commentato Fortunato Romano - gli esiti sono favorevoli per tutti e Messina ha potuto avvantaggiarsi di questa unità di intenti».