Con l'approvazione del bilancio interno dell'Ars è iniziata ieri la corsa del governo Lombardo e della maggioranza che lo sostiene verso l'approvazione dei documenti finanziari della Regione. In base al documento approvato, di cui è stato relatore il presidente del collegio dei questori, Giovanni Ardizzone, le spese dell'Ars, nell'anno in corso, compresi stipendi e indennità dei parlamentari e dei dipendenti, spenderà 171,5 milioni di euro, otto in più dell'anno scorso. Con le relazioni del presidente della commissione Finanze Riccardo Savona e del deputato Nino D'Asero per le minoranze, si è avviata, quindi, la discussione generale sul bilancio. Sono intervenuti Marianna Caronia e Cateno De Luca del gruppo misto, Totò Cordaro e Pippo Gianni per l'Udc, Innocenzo Leontini e Salvo Pogliese per il Pdl, Nicola D'Agostino dell'Mpa e Giuseppe Lupo del Pd, cui ha replicato l'assessore all'Economia Michele Cimino. La gran mole di emendamenti (300 al bilancio e 3.700 alla finanziaria, 1.300 dei quali di Cateno De Luca) aveva consigliato di contingentare i tempi degli interventi, in modo da poter esaminare e approvare gli articoli del bilancio entro la giornata e passare oggi all'esame della Finanziaria. Alla fine, però, è stato approvato il solo primo articolo e di tutti gli altri, compresi i 300 emendamenti, si riparlerà da questa mattina alle 10, quando, per disposizione del presidente di turno, Santi Formica, Sala d'Ercole riaprirà i battenti. "Parlando di bilancio e finanziaria - ha detto Lupo - dovremmo occuparci di più dei problemi che riguardano la gente e meno delle polemiche politiche". E ha ricordato che "il Pd ha proposto riforme che servono alla Sicilia: dall'esenzione dei ticket per le prestazioni diagnostiche e specialistiche alle famiglie con basso reddito all'avvio della ripubblicizzazione della gestione dell'acqua, dal riordino delle società partecipate alle strade provinciali, dall'introduzione del "sistema Consip" all'apertura pomeridiana delle scuole nei quartieri svantaggiati. Abbiamo dato un contributo importante - ha rilevato - per migliorare la finanziaria. Valuteremo la manovra con oggettività, nel solo interesse dei siciliani". Di contro, per il capogruppo del Pdl Innocenzo Leontini, "questa manovra è la fotografia del disordine politico che c'é nel governo". Di parere opposto il vicecapogruppo del Mpa D'Agostino: "c'é stata un'azione di verità e pulizia sul bilancio", motivo per cui "le entrate saranno inferiori a quelle previste".
Il vice capogruppo dell'Udc Totò Cordaro, a sua volta, ha affermato di non criticare questa Finanziaria "perché è stata scritta da Lombardo, ma perché non tiene conto dei siciliani. Cercheremo di inserire modifiche - ha aggiunto - sui temi della famiglia, del lavoro e dello sviluppo". A Marianna Caronia, che aveva chiesto l'istituzione di una commissione parlamentare "per verificare quello che è accaduto in commissione Bilancio, dove alcuni testi non sono stati consegnati nei tempi previsti e altri sono risultati difformi rispetto a ciò che era stato concordato", ha replicato Santi Formica rilevando che "in commissione non è avvenuta alcuna irregolarità.
Intervenendo sull'art. 1, Nino Beninati ha protestato perché con la Finanziaria si istituisce, a suo dire "illegittimamente" il Parco dei Peloritani, annunciando che combatterà con tutte le sue forze contro tale iniziativa. "L'istituzione del Parco Naturale dei Monti Peloritani - ha commentato Filippo Panarello, promotore dell'emendamento - è un passo importante per la provincia di Messina: così si completa la rete di tutela e valorizzazione di un territorio dalle straordinarie risorse naturalistiche e paesaggistiche". "Il Parco - ha aggiunto - potrà essere uno strumento efficace anche dal punto di vista economico per i comuni interessati, che fino ad oggi hanno solo 'subitò i vincoli legati alla protezione del territorio, senza poterne sfruttare a pieno le potenzialità".