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martedì 22 febbraio 2011

Pelaggi scrive all'Associazione Per Canneto per rassicurare ma sul depuratore a Canneto Dentro nessuna "marcia indietro". Ma l'associazione ribatte

"Il progetto sarà dotato di tutti i più moderni sistemi di aspirazione e deodorizzazione dell’aria e quindi rispetta i più rigorosi limiti di emissione prescritti dalla vigenti normative, sia per quanto riguarda il rumore che per quanto riguarda gli odori. Di ciò si ha garanzia anche per il fatto che le verifiche di impatto ambientale sono state effettuate con esito positivo dagli Enti ed Organi preposti a tutelare la salute dei cittadini e dell’ambiente, in occasione della Conferenza di servizi che si è tenuta presso la Prefettura di Messina il 6 dicembre 2010 e con l’emissione del decreto di Compatibilità ambientale del 21 febbraio 2011”. 
Questo si legge in una nota che ieri il commissario Luigi Pelaggi ha inoltrato all'Associazione Per Canneto e della quale riassumiamo alcuni punti. Come si capirà rassicurazioni si ma nessuna marcia indietro.
Nella lettera , in risposta ai punti sollevati dall’associazione ha tra l’altro evidenziato “  l’impianto è in grado di conseguire un livello di depurazione tale da rendere riutilizzabile la stessa acqua depurata e per questo è prevista una apposita stazione di disinfezione a raggi U.V....... l’intervento è stato studiato in modo da ottenere, quale effetto indiretto, una “Infrastrutturazione primaria” dell’area con la realizzazione di una viabilità di accesso e la predisposizione di viabilità di cantiere; strutture ( stimate per un milione di euro) che risulteranno funzionali al Piano di Insediamento Produttivo, il cui costo sarebbe altrimenti gravato sulle risorse a disposizione degli artigiani o sul bilancio del Comune di Lipari”. 
Pelaggi ha ricordato come il Dipartimento regionale Urbanistica , servizio IV della Regione Siciliana, con parere n° 14 del 29 giugno 2010, ha stabilito che le aree del promontorio “Monte Rosa” sono destinate a verde agricolo e non già ad attrezzature pubbliche ed in aree ricadenti nel P.T.P. vigente in zone TO3, nonché all’interno della Riserva Orientata. Il Commissario per l’Emergenza idrica ha ancora sottolineato come l’ipotesi Canneto Dentro “ diveniva concreta dopo un incontro, personalmente effettuato, con il Presidente del Consorzio Artigiani di Lipari, sig. Pellegrino, ed altri suoi collaboratori interessati alla questione i quali, dopo approfondite riflessioni, hanno espresso parere favorevole alla soluzione”. Pelaggi, ha evidenziato, infine, come per il coinvolgimento della collettività interessata alle opere, nonché futura utente del servizio, il 20 maggio del 2010, si è svolta al palazzo comunale di Via Falcone e Borsellino una riunione pubblica “ alla quale hanno preso parte il Sindaco, alcuni consiglieri comunali ( tra cui il Cons. Famularo e il Cons. Centurrino) e il presidente del Consorzio Artigiani di Lipari, sign. Pellegrino. In tale occasione è stato presentato lo studio relativo a quella analisi illustrativa, che ha ricevuto apprezzamenti da parte di tutti gli intervenuti senza eccezioni di alcuno”. 

Immediata la replica dell'associazione coon una lettera inviata anche a Pelaggi che ha per oggetto: Riscontro lettera prot. n.134 - fax del 21/02/2011 del Commissario Delegato per l'Emergenza.
Richiesta modifica della localizzazione del depuratore dell’isola di Lipari.-
Ancora da questa lettera emerge la proterva intenzione di mantenere il depuratore nella località di Canneto dentro e di liquidare frettolosamente ipotesi alternative.
Il problema che più fa specie, è che fra le motivazioni , da Ella addotte, si continua a sostenere che si sarebbe pienamente rispettato il confronto con il territorio.
In realtà l’'unica consultazione fondamentale dal punto di vista dei poteri amministrativi sul territorio sarebbe stata quella con il Consiglio Comunale che non è mai avvenuta. Né può essere sostituita da incontri, estemporanei, con alcuni consiglieri perché, come Ella dovrebbe sapere, visto che, fra l’altro, è avvocato esperto in materia giuridica, i Consiglieri Comunali consultati singolarmente non costituiscono l’Organo Istituzionale, ma lo stesso Organo è formato solo dalla maggioranza dei consiglieri convocati in seduta formale.
Inoltre, in relazione al depuratore, gli unici atti formali del C.C. di Lipari sono tutti contrari alla localizzazione di Canneto dentro, come si rileva in particolare dall’ultima, in ordine temporale,delibera n.002 del 17.01.2001 di cui Ella, fra l’altro, è a conoscenza e nella quale, fra le cose, viene chiesto all’Amministrazione comunale la presentazione di un ricorso urgente per il mancato coinvolgimento del Consiglio Comunale da parte del Commissario Delegato in merito a scelte fondamentali di carattere urbanistico” e quindi contro l’indicazione di Canneto dentro come luogo di collocazione del depuratore.
Sembra di capire altresì che, in questa ostinata esclusione del C.C., Lei perseveri anche in relazione alla riunione prevista per il 23 Febbraio c.a.-
Fra le altre cose, bisogna aggiungere che la volontà di sfuggire ad un corretto confronto emerge palesemente dai ristretti tempi di preavviso con cui annunzia questa iniziativa, in particolare, del 23 febbraio c.a. che era stata preannunziata scrivendo, in data 16.02.2011, ai Consiglieri comunali, per il 24 / 25 febbraio, inopinatamente anticipata alla data al 23. Per questo ci sembra necessario, se veramente si vuole un confronto produttivo, che si rinvii questa occasione lasciando un congruo tempo di preavviso e si convochi, oltre una assemblea popolare, prima uno specifico Consiglio Comunale con all’ordine del giorno la localizzazione del depuratore.
Infine ci sembra di cogliere nelle Sue lettere una forte preoccupazione per abbreviare i tempi di realizzazione e non incorrere nella sanzioni europee previste per la mancanza di impianti o impianti fuori norma.
Ci permetta di osservare che questa fretta ci pare almeno sospetta, visto che sono passati quasi dieci anni da quando il Comune ha avviato il procedimento per la realizzazione del depuratore e non si sono avute tali preoccupazioni quando, inspiegabilmente, si è trattato di sostituire la società che aveva vinto l’'appalto, con la Sogesid e quindi di cambiare ripetutamente il sito del depuratore dimostrando che qualunque posto andava bene ai Commissari purché non fosse quello previsto nel progetto della LOTTI, poi recepito dal P.R.G.
Come vede rimaniamo nell’'ambito del diritto di consultazione e delle procedure di confronto avviate o da avviare.
Non entriamo nel merito delle questioni tecniche, anche se ci riserviamo di farlo nelle sedi opportune avvalendoci dei nostri consulenti ed esperti.
Distinti saluti.
Associazione “Per Canneto”
Il Presidente
Antonino Giardina

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