Lipari, 22 Febbraio 2011
Al Commissario Delegato Emergenza per l’intervento integrato prioritario per le criticità dei centri abitati Lipari e vulcano:Energia, distribuzione e Dissalazione.
Al Comitato “Pro Canneto”
e,p.c. Al Presidente regione Siciliana
Segreteria Generale
All' Assesorato Regionale Territorio ed Ambiente Servizi I, II, III, IV, V, VII. Servizio VI
All' Assessorato regionale dell'Energia e Servizi di Pubblica Utilità Dipartimento Reg. Acque e Reflui Dipartimento Reg. Energia
All' Agenzia Regionale per la Promozione dell'Ambiente Direzione Regionale
Al Prefetto di Messina
Alla Provincia Regionale di Messina
Al Sindaco del Comune di Lipari
Oggetto: Nota del 14.02.11 – Richiesta modifica dell'intervento integrato prioritario per le criticità
di Lipari e Vulcano. Energia, Dissalazione, Depurazione, Restituzione. Impianto di Depurazione Isola di Lipari.
In data 21.02.2011 il legale rappresentante del “Comitato pro Canneto” mi ha portato a conoscenza di una nota a firma del Commissario Avv Luigi Pelaggi che risponde ad una lettera inviatagli dallo stesso Comitato in riferimento all'oggetto sopra citato.
Lo scrivente, pur non essendo destinatario della stessa, viene più volte citato, attribuendogli posizioni e dichiarazioni, mai fatte, per cui si vede costretto con la presente a ristabilire la verità sulla posizione tenuta dal Consorzio rappresentato.
Premetto di aver, sino ad ora evitato di intervenire sulla questione, per non fomentare polemiche ed illazioni fatte sulla posizione del Consorzio Artigiani, ma ora mi sento in obbligo di riportare puntualmente le dichiarazioni fatte nella qualità di rappresentante del Consorzio.
Lo scrivente è stato coinvolto nell’iter citato in quanto rappresentante del Consorzio delegato alla realizzazione del PIP nella stessa area scelta, non certo dal Consorzio, per la realizzazione del Depuratore. Non potrebbe essere altrimenti, visto che l'associazione da me rappresentata non ha altra titolarietà in tal senso, che spetta certamente ad altre istituzioni, come ad esempio il Consiglio Comunale, che non mi pare si sia espresso favorevolmente.
Il sottoscritto si è limitato, per il ruolo ricoperto a difendere gli interessi degli artigiani e a salvaguardare la realizzabilità del PIP, rinunziando ad entrare nel merito di scelte che non gli competono e invitando ogni singolo consorziato, quale semplice cittadino, ad esprimere la propria idea favorevole o contraria in altre sedi più opportune.
A tutela degli interessi degli artigiani ho sempre vincolato l'accettazione dell'iniziativa alla soluzione di problemi che ci riguardavano direttamente, non avendo titolo per esprimermi sulla scelta della localizzazione, e precisamente (riporto i verbali e le note che allego alla presente):
Nella unica conferenza di servizio alla quale ho partecipato del 22.09.2010,sommariamente il verbale riporta
“Il Consorzio ha apprezzato lo sforzo che l’Ufficio del Commissario ha fatto per contemperare le esigenze degli artigiani con quelle del progetto. Tuttavia chiede, se all’approvazione del progetto possano sorgere problemi, per le cubature già assentite e vi siano necessari vincoli di distanza da rispettare tra le attività artigianali e l’impianto in oggetto”
In riferimento a tale condizionante richiesta, ad oggi non abbiamo ricevuto altra notizia se non l'assicurazione, nella stessa sede, che escludeva tali preoccupazioni da parte dell' Ing. Pizzo (Sogesid), ma non dagli enti preposti, che in quella sede (Es, ASP)non hanno espresso parere.
Ho partecipato ad altri incontri compreso quello citato dal Commissario nei primi mesi del 2010 nel quale ho avuto modo di apprezzare, la sua intenzione di salvaguardare la realizzabilità del PIP, concretizzandosi con la redazione del Rendering citato.
Proprio su questa ipotesi, abbiamo rilevato però la incompatibilità della realizzazione con il programmato PIP, per questo con nota del 16.11.2010 ho inviato le osservazioni puntuali su alcuni aspetti che non coincidevano con il PIP.
Il 07.01.2011 il Responsabile del Procedimento mi comunicava con nota n13 le risultanze, rimandando la soluzione della quasi totalità dei punti in sede di progettazione definitiva,.
Inoltre non soluzionava la questione più preoccupante espressa al punto n3, dove oltre a rappresentare l'incompatibilità della realizzazione con l’esistenza di un lotto di una azienda già operante (MTA sas) si evidenziava che, in assenza di una modifica (limitata), non solo si pregiudicava l'attività della stessa , ma si rendeva indisponibile l’area “indispensabile per rimodulare la viabilità del nostro PIP”.(vedi osservazioni )
Allo stesso tempo già in data 06.12.2010, in riferimento alla conferenza di servizio indetta per la stessa data, lo scrivente ha inviato la nota che qui si riporta : “In particolare costatiamo che l’opera come prevista non solo rende irrealizzabili alcuni lotti ma crea forte pregiudizio ad una nuova viabilità necessaria al raggiungimento di numerosi lotti previsti ed assegnati ad altri artigiani (con pubblico bando)”. I lotti non raggiungibili sono i n° 36,37,38 e 39.
“Per quanto sopra il Consorzio Artigiano di Lipari, non avendo ad oggi,ricevuto alcuna nota di riscontro alle osservazioni proposte, chiede di ricevere i chiarimenti in merito prima di esprimere il proprio parere.
Allo stesso modo, ribadisce la necessità di ottenere notizie circa l’eventuale vincolo di distanze conseguente ai pareri dei vari enti ecc....”
Come sopra rammentato nella nota ricevuta, successivamente, a firma del Responsabile del Procedimento, nessuna menzione si fa nè sulla compatibilità della viabilità, nè sulla questione delle distanze minime che rendano realizzabili entrambi le opere.
Non è nella responsabilità di questo Consorzio determinare la localizzazione dell’opera. Ci piacerebbe farlo, ma non è così.
Questa è una vecchia storia, noi ci siamo battuti in passato per evitare che la stessa area fosse destinata a centro di trasferenza RSU e anche il precedente Commissario (il Prefetto) la aveva esplicitamente esclusa, in una conferenza di servizio, su nostra richiesta, perché destinata a zona artigianale. Oggi costata la determinazione a destinare l'opera in quel sito, abbiamo in ogni sede puntualizzato che ci saremmo opposti a qualsiasi realizzazione che impedisca il PIP. Non si può trasformare il senso civico che ci ha visto disponibili ad affrontare le questioni utili alla fattibilità del PIP, in una condivisione incondizionata che non vi è mai stata.
Il mio unico dovere era, ed è, tutelare la realizzabilità della Zona artigianale, che oggi, onestamente mi appare sempre più in pericolo.
La coincidenza dell'area per le due opere rappresenta, per la realizzazione del PIP, certamente una difficoltà in più. Le nostre considerazioni non sono state, in alcun modo, condizionate dalla realizzazione o meno di una viabilità, che secondo alcuni ci avvantaggia, ma che come da noi evidenziato potrebbe rendere irrealizzabili alcuni lotti, ai quali non siamo disposti a rinunziare, in quanto già assegnati con pubblico bando.
Il consorzio da me rappresentato ribadisce la posizione da sempre tenuta, cioè, che il nostro parere è condizionato dalla compatibilità dell’opera proposta con la realizzabilità del PIP.
Ci duole apprendere ,invece,che nonostante nessuna delle nostre istanze abbia avuto ad oggi riscontri progettuali, né vi sia stata una espressa dichiarazione sulle distanze minime ed al di là della disponibilità sempre espressa dal Commissario, che ci si attribuisca una espressione favorevole ed addirittura determinate.
Noi ribadiamo che percorreremo tutte le vie utili per la difesa degli interessi degli artigiani in assenza, come oggi appare, di soluzioni che vengono sempre assicurate e non realizzate.
Quanto sopra nell'interesse dei consorziati che è l’unico dovere che questo Consorzio deve assicurare.
IL PRESIDENTE DEL CONSORZIO
ARTIGIANI DI LIPARI
Fulvio Pellegrino
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