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martedì 17 luglio 2012

Acqua e costi tra prima e seconda casa

Riceviamo da Saverio Merlino e pubblichiamo:
Dopo la mia riflessione di qualche giorno fa sulla legittimità o meno dell’'applicazione, da parte del Comune di Lipari, della tariffa "non residente" per il consumo dell’acqua, bene pubblico essenziale per la salute, sfogliando il Regolamento Comunale per il Servizio Idrico, rilevo, secondo me, un’altra discriminazione fra i diversi utenti di Lipari.
Infatti, sempre a mio giudizio, un’altra illegittimità riguarda la diversificazione del canone fisso tra prima unità e seconda unità.
Non mi sembra che tale distinzione esiste nel Regolamento Comunale in vigore ma credo che la passata Amministrazione Comunale, ignorando il Consiglio Comunale (non è stata sicuramente l’unica volta), organismo deputato a modificare i propri Regolamenti, ha cambiato, con una determinazione del Sindaco e con parere dell’Ufficio preposto, l’atto approvato dal Consiglio e, conseguentemente, ha stabilito un canone per la prima e uno per la seconda unità abitativa.
Ritengo, quindi, se ho interpretato correttamente, che il Consiglio Comunale, nel Regolamento approvato, ha deliberato che l’Amministrazione Comunale poteva aggiornare il canone, quando necessario, ma non di variarlo tra prima e seconda unità abitativa anche in considerazione che i costi sono perfettamente uguali e che la quasi totalità dello stesso canone (molto discutibile) si riferisce al nolo del contatore e non più, come accadeva con l’EAS, anche al minimo contrattuale, pari a 80 MC di acqua (cosa che con il Comune non esiste più).

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