Fondare
una banca è più criminale che svaligiarla...
Come dare
torto a Brecht, soprattutto quando si incappa, come è successo a me, nel potere
di abusare dei clienti che, pare, il legislatore lasci agli istituti di
credito.
Vi
racconto il fattaccio.
Stipulo
nel 2007 un contratto con BNL per l'utilizzo del loro POS nel mio negozio,
attento alle condizioni ed agli effetti di una eventuale chiusura del rapporto.
Tutto
bene fino a quando, qualche giorno fa, per passare ad una banca che applica
migliori condizioni, chiedo la risoluzione del contratto.
Bene, mi
viene spiegata la procedura ma mi si intima, per chiudere il rapporto, il
pagamento di € 250,00 per generici costi tecnici di disinstallazione.
Vado a
rileggere con attenzione il contratto e non c'è traccia di tale
"obbligo", dunque, forte degli accordi scritti, chiamo il servizio
esercenti BNL per chiedere delucidazioni.
nel paese dei balocchi, delle lobbies e dei corrotti tutto è possibile,
Mi viene
spiegato che la banca può, "coperta" dalla legge, modificare
unilateralmente le condizioni (anche in maniera gravemente peggiorativa)
praticate alla clientela, e può farlo con una semplice comunicazione scritta
che si intende accettata se non contestata entro uno stretto limite di tempo,
senza necessità di controfirma del cliente e dunque esecutiva anche nel caso in
cui la comunicazione (il mio caso, altrimenti avrei disdetto immediatamente il
contratto) non giunga a destinazione: una vergogna!!!
Appurerò
se la legge consente davvero alle banche di perpetrare simili abusi
sull'utenza; se così fosse solleciterò in ogni sede, per quelle che sono le mie
possibilità, la battaglia contro queste assurde ed ingiustificate vessazioni.
N.B.
quando entrate in banca, considerate il pericolo!
CORDIALMENTE
LUCA CHIOFALO
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