Roma, 12 lug - ''Come segnalato dai Centri Anti
Veleni, ogni anno vengono registrate oltre 67.000 richieste
di consulenza e nel 44% dei casi si tratta di bambini sotto i
5 anni di eta'''. Ad affermarlo e' il dott. Angelo Milazzo,
pediatra della Segreteria della Societa' Italiana di
Pediatria Preventiva e Sociale (Sipps).
''L'incuria e la costante sottovalutazione delle insidie
nascoste fra le mura domestiche - prosegue Milazzo - sono le
cause maggiori di avvelenamento nei bambini e si verificano
con maggior frequenza nelle famiglie piu' disagiate,
soprattutto in quelle dove sono presenti problemi psichici e
comportamentali. Tuttavia, l'avvelenamento puo' essere
provocato anche da un attimo di distrazione o da un momento
di stanchezza, che possono capitare a chiunque e senza
preavviso''.
Per aiutare i genitori, i pediatri Sipps hanno elaborato
una serie di consigli utili per prevenire il pericolo di
avvelenamento. Tra questi spicca l'avvertimento di non
provocare mai il vomito subito dopo un'intossicazione ne' di
somministrare latte o altri alimenti, contrariamente a quanto
ritenuto da molti. Per prevenire gli eventuali avvelenamenti,
i pediatri consigliano di conservare le medicine, i prodotti
per la pulizia della casa e per l'igiene personale fuori
dalla portata dei bambini. I luoghi di custodia piu' idonei
sono rappresentati da armadietti chiusi a chiave e dai
ripiani piu' elevati degli armadi.
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