L'istituzione dell'isola pedonale
urbana in quel di Lipari è provvedimento che, all'evidenza, ha
pesantemente inciso sulla vita e sulle abitudini dei cittadini, in
particolare sugli invalidi, e sugli esercenti il commercio.
Da tempo non mi meraviglio quasi di nulla, ma mi fa specie che su
un provvedimento quale quello sopra indicato non abbia sentito, non la
voce, ma un pur flebile sussurro di un qualsiasi consigliere comunale.
Tralasciando Bruno, Casilli e Famà, ritengo ancora intenti a
leccarsi le ferite, rilevo come il mondo di quella che ama definirsi "la
sinistra", sempre pronto a suo dire a sposare la causa dei deboli o dei
discriminati, e mi riferisco nello specifico agli invalidi, nulla abbia
detto. Eppure gli eletti di detto mondo il consenso lo avranno avuto
anche da qualche invalido. Traditori.
Rilevo ancora come consiglieri, assidui frequentatori di Chiesa e
cerimoniali annessi, dispensatori, sempre a loro dire, di conforto a
deboli ed ammalati, siano del tutto indifferenti alle ingiuste
sofferenze inflitte brutalmente agli invalidi. Farisei.
Mi viene riferito che, tra i consiglieri di maggioranza, circoli la
voce che l'accanimento che mostro sul tema sia pezzo di mosaico di una
qualche oscura manovra politica. Incredibile.
Neanche ora qualcuno, segretario di partito, consigliere comunale, assessore, presenzialista di sinistra, dirà alcunchè. Vili.
Avvocato Alfio Ziino
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