Leggo dai giornali online che sono state raccolte in poco
tempo 500 firme perché si possano vedere presto, anche alle eolie, i canali mediaset
sul digitale terrestre.
Quasi una legge del contrappasso!
Ma, sorvolando sui modi liberticidi di come si è giunti alla
introduzione del digitale in Italia, la ritengo comunque una battaglia giusta,
perché ognuno ha diritto ad essere informato da chi gli pare. Ritengo quindi
che riunirsi per reclamare un diritto, con la propria firma, sia sacrosanto e
civilmente pagante.
Ma oggi ho dovuto notare, nel comportamento dei miei
compaesani, un atteggiamento non troppo coerente tra quanto dicono e quanto
fanno.
Nelle discussioni (da bar?) ho notato un condivisibile
livore nei confronti dei nostri parlamentari, i quali ritengono di poter
buttare dalla finestra i soldi che mensilmente si sono auto liquidati,
ritenendoli ormai soldi loro. Quando invece tutti sappiamo che sono soldi che
questi ladroni hanno stabilito per legge di potere sfilare, ogni mese, dalla
tasca dei soli pensionati e stipendiati, senza che questi si possano difendere;
risultando alla fine anche dei grandissimi vigliacchi, perché se la sanno
prendere soltanto con i più deboli.
Lo sapete perché questa gente si comporta così, nel nostro
paese? Perché ha il nostro consenso! Si, perché oltre che indignarci a voce,
non sappiamo (o non vogliamo) passare ai fatti.
Da diversi giorni, è depositata presso l’Ufficio Elettorale
del Comune di Lipari (vicino al campo sportivo) una iniziativa referendaria per
l’abrogazione dell’art.2 della legge n.1261 del 1965. Sono necessarie 500.000
firme per promuovere il referendum, quante ne partiranno da Lipari?
Se il referendum risultasse
vincente, saranno tagliati gli stipendi d’oro dei parlamentari. Non è questo
ciò che vuoi? Entro il 26 di questo mese hai la possibilità, con la tua firma,
di porre un limite a questo latrocinio.
Ognuno dovrebbe sentire il dovere civico di recarsi
all’Ufficio Elettorale del Comune (a Balestrieri) e firmare. Chi non lo fa, non
solo non ha diritto a lamentarsi, ma è inconsapevolmente connivente.
Fino alle ore 13,00 di oggi, 9 luglio 2012, ho notato che possiamo
alzare la voce solo in 37 (soltanto trentasette), ed io ne ho sentiti a
centinaia lamentarsi. Tutti baubau?
Antonio Iacullo
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