I sindaci delle Eolie "Le
blatte napoletane non sono nostre". La provenienza dei grossi insetti
rossi, che nel capoluogo partenopeo stanno provocando un vero e proprio
allarme sanitario, sarebbe stata attribuita ai traghetti provenienti
dall'arcipelago eoliano. Gli isolani pronti a chiedere i danni
"Le
blatte napoletane non sono nostre. E del resto con
quali traghetti dovrebbero arrivare visto che i
collegamenti sono così ridotti...". I sindaci delle Eolie non
ci stanno e si dicono pronti a chiedere i danni per quella che
ormai è stata definita la "guerra delle blatte". La
provenienza dei grossi insetti rossi, che nel capoluogo
partenopeo stanno provocando un vero e proprio allarme
sanitario, sarebbe stata attribuita ai traghetti
provenienti dall'arcipelago eoliano. E' stata ieri
Maria Triassi,Direttore della Scuola di
Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva
dell'Università Federico II di Napoli, a spiegare - per
pura ricostruzione storica - che la blatta rossa non è
endemica, ma sarebbe arrivata 4-5 anni fa dalle isole Eolie.
Gli eoliani non hanno preso bene le affermazioni dell'esperta
e difendono le loro terre. "L'amministrazione Comunale di
Lipari - dice il sindaco, Marco Giorgianni - smentisce
la notizia, circolata ieri, che attribuisce alle Eolie
la diffusione di blatte rosse giganti che invadono
Napoli. Chi l'ha diffusa si rende responsabile nei
confronti delle Eolie di un ingiusto e gravissimo
danno, per cui l'amministrazione annuncia che ricorrerà
ad ogni azione legale necessaria per difendere
l'immagine delle nostre isole, alle quali solo pochi
giorni fa é stato attribuito il merito di 'isole piu' pulite
d'Italià".
"Cogliamo comunque l'occasione, se ci
fosse la voglia di riderci sopra - aggiunge il sindaco - per
evidenziare che i collegamenti tra le Isole Eolie e Napoli
sono diventati ormai talmente scarsi da rendere difficile
la diffusione di qualsiasi cosa dalle Isole a Napoli o
viceversa, compresi inesistenti insetti". A rincarare
la dose il sindaco di Santa Marina Salina Massimo Lo
Schiavo e il presidente della Federalberghi Christian
Del Bono: "Rimaniamo allibiti e sconcertati - dicono
-premesso che le Eolie sono pulite e qui non abbiamo
riscontrato il fenomeno.
E' davvero inconcepibile
che si possa decidere di danneggiare gratuitamente e
mettere a repentaglio l'immagine di un arcipelago che è
stato dichiarato dall'Unesco 'patrimonio
dell'umanità".
Provenienti dalle Eolie o no, le
blatte a Napoli sono diventate un problema e, complice il
caldo che anche oggi in città ha toccato i 34 gradi,
continuano a proliferare tanto che per domani è previsto un
vertice con i responsabili delle Asl che potrebbe portare ad
una accelerazione delle operazioni di
disinfestazione.(ANSA).
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