Pochi collegamenti con le Isole: stagione turistica a rischio in Sicilia
Continue proteste dei cittadini delle Isole, la compagnia di navigazione
siremar in amministrazione controllata, la Regione Sicilia senza fondi,
Ustica Lines ha tagliato alcune linee per mancanza di soldi: questa è
la situazione alla vigilia della stagione estiva, un periodo che per
molti abitanti delle Isole siciliane rappresenta l'unico dell'anno in
cui si lavora. Ecco perchè continuano ad Ustica, a Pantelleria ed in
altre isole delle Eolie e delle Egadi
i tentativi di impedire di far attraccare le navi nei porti. La
situazione è davvero difficile se si pensa che da Palermo alle Eolie cè
un solo collegamento nel pomeriggio, il porto di Milazzo ha visto
ridotto di un terzo le corse per le isole mentre è stata eliminata la
corsa diretta dalla Calabria. E non finisce certamente qui: tolto il collegamento Napoli-Ustica con
conseguenti annullamenti di prenotazioni di soggiorni da parte di
cittadini campani costretti, se volessero raggiungere la piccola isola,
ad un viaggio della speranza; stesso discorso per Favignana e Trapani che si prevede causerà una riduzione del flusso di turisti del
30%. L'aliscafo della Siremar viaggia soltanto in perfette condizioni
del mare dal momento che è un mezzo decisamente obsoleto. A Pantelleria
dal 7 luglio si fermerà il Cossyra; infine ad ottobre ci sarà
nuovamente il nodo dei collegamenti aerei che è stato superato a maggio
in extremis. Intanto il sindaco di Favignana lancia l'allarme:
"Siamo consapevoli che i tagli nei trasporti sono un colpo mortale per
il nostro arcipelago. Non possiamo restare a guardare e chiediamo con
forza che vengano trovate soluzioni immediate che rispettino sia il
diritto alla mobilità della popolazione residente che l'accesso ai
turisti, sui quali si basa la larga parte della nostra economia. Dalla
prossima settimana avvieremo un'iniziativa sul traghetto delle isole
per coinvolgere anche la popolazione e con il sindaco di Ustica, Aldo
Messina, pensiamo a un'azione legale contro la Regione per interruzione
di pubblico servizio". Dalla Regione però non arrivano buone notizie e
le popolazioni vedono messa in pericolo la loro stagione turistica.
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