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lunedì 16 luglio 2012

Pochi collegamenti con le Isole: stagione turistica a rischio in Sicilia

Continue proteste dei cittadini delle Isole, la compagnia di navigazione siremar in amministrazione controllata, la Regione Sicilia senza fondi, Ustica Lines ha tagliato alcune linee per mancanza di soldi: questa è la situazione alla vigilia della stagione estiva, un periodo che per molti abitanti delle Isole siciliane rappresenta l'unico dell'anno in cui si lavora. Ecco perchè continuano ad Ustica, a Pantelleria ed in altre isole delle Eolie e delle Egadi i tentativi di impedire di far attraccare le navi nei porti. La situazione è davvero difficile se si pensa che da Palermo alle Eolie cè un solo collegamento nel pomeriggio, il porto di Milazzo ha visto ridotto di un terzo le corse per le isole mentre è stata eliminata la corsa diretta dalla Calabria. E non finisce certamente qui: tolto il collegamento Napoli-Ustica con conseguenti annullamenti di prenotazioni di soggiorni da parte di cittadini campani costretti, se volessero raggiungere la piccola isola, ad un viaggio della speranza; stesso discorso per Favignana e Trapani che si prevede causerà una riduzione del flusso di turisti del 30%. L'aliscafo della Siremar viaggia soltanto in perfette condizioni del mare dal momento che è un mezzo decisamente obsoleto. A Pantelleria dal 7 luglio si fermerà il Cossyra; infine ad ottobre ci sarà nuovamente il nodo dei collegamenti aerei che è stato superato a maggio in extremis. Intanto il sindaco di Favignana lancia l'allarme: "Siamo consapevoli che i tagli nei trasporti sono un colpo mortale per il nostro arcipelago. Non possiamo restare a guardare e chiediamo con forza che vengano trovate soluzioni immediate che rispettino sia il diritto alla mobilità della popolazione residente che l'accesso ai turisti, sui quali si basa la larga parte della nostra economia. Dalla prossima settimana  avvieremo un'iniziativa sul traghetto delle isole per coinvolgere anche la popolazione e con il sindaco di Ustica, Aldo Messina, pensiamo a un'azione legale contro la Regione per interruzione di pubblico servizio". Dalla Regione però non arrivano buone notizie e le popolazioni vedono messa in pericolo la loro stagione turistica.

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