Solo
successivamente e conseguentemente ai risultati dell’iter già avviato, se si
dovesse ritenere evitabile l’adozione della procedura di dissesto, si potrà
riaprire la possibilità di redigere un piano di riequilibrio finanziario
pluriennale da inoltrare al ministero degli interni ed al parere della
Commissione della Corte dei Conti con la possibilità di accedere all’utilizzo
del fondo di rotazione.
“Per l'anno 2012 la dotazione del Fondo di
rotazione di cui al comma 1 e' incrementata della somma di 500 milioni di euro”
(art.4 comma 5).
Ma fino a quale
punto del nodo gordiano chiamato
bilancio comunale questo Fondo può arrivare a sanare il “malato in stato
comatoso” considerato altresì che tali fondi dovranno comunque essere
riassorbiti nell’ambito della programmazione di riequilibrio economico
finanziario dell’Ente?
Continuando a
leggere il comma 5 “Tale importo e'
destinato ESCLUSIVAMENTE al pagamento delle spese di parte corrente relative a
spese di personale, alla produzione di servizi in economia e all'acquisizione
di servizi e forniture, già impegnate e comunque non derivanti da
riconoscimento di debiti fuori bilancio”. Ma quale è il deficit del Comune
di Messina? Sul punto vi è da fare chiarezza: secondo il ragioniere generale
Coglitore il “buco” di bilancio
sarebbe di ca. 60 mln. di euro, il Commissario Croce stima lo stesso a 240 mln.
di euro, alcuni tecnici lo valutano ben oltre i 400 mln di euro! Tutto questo è
possibile grazie ad un bilancio comunale (non a caso definito nodo gordiano)
dalla difficile interpretazione e definito dalla Corte dei Conti non
trasparente né veritiero né certo, tanto da trasmettere gli atti per le
valutazioni del caso al Tribunale di Messina: le società partecipate (dentro o
fuori?), i contenziosi, gli interessi maturati, i residui di dubbia
realizzazione, le anticipazioni di cassa divenute debito strutturale, il
contenzioso attivato recentemente sulla finanza innovativa e l’entità reale di
tutti i debiti fuori bilancio.
Inoltre sempre
riguardo alle eventuali anticipazioni di fondi dal Governo: “L'erogazione delle predette somme in favore
degli enti locali interessati e' subordinata all'invio al Ministero
dell'interno da parte degli stessi di specifica attestazione sull'utilizzo
delle risorse”. Bisogna ricordare, inoltre, che la Corte dei Conti (ca. 2
settimane or sono) ha dichiarato che “la
situazione del Comune di Messina presenta gravi ed evidenti squilibri
strutturali di bilancio suscettibili di provocare il dissesto dell’ente”.
Su questo punto invitiamo a leggere anche l’art. 5 della 174 che in breve spiega
come “in caso di diniego del piano di
riequilibrio finanziario da parte della sezione regionale di controllo della
Corte dei Conti, ovvero di mancata previsione nel predetto piano delle
prescrizioni per l'accesso al Fondo di rotazione le somme anticipate sono
recuperate”.
Considerando
quanto oscura sia la via che porta al “risanamento”, ma evidenziando
l’importanza della neonata legge 174 sul futuro della nostra Città, il
MoVimento 5 Stelle Messina chiede al Commissario Croce di rispondere
esaustivamente alle richieste della Corte dei Conti e di applicare con urgenza
e puntualmente il disposto dell’art. 3 presente nello stesso decreto.
Al tempo stesso
la invitiamo ad indire un’assemblea Cittadina per chiarire: 1) cosa realmente
rappresenti il Fondo di Rotazione per le casse comunali 2) i numeri reali del
bilancio comunale, a quanto ammontano i debiti fuori bilancio (e da cosa sono
rappresentati), l’incidenza delle partecipate sullo stesso, quali crediti sono
esigibili tra i residui e quali sono da considerarsi inesigibili 3) indicare in
modo chiaro ed inequivocabile le responsabilità (politiche e tecniche) della
situazione accertata. La trasparenza e la pubblicità che chiediamo, e
auspichiamo dal Commissario, e necessaria al MoVimento 5 Stelle Messina ed alla
cittadinanza tutta per regolarsi di conseguenza e per prendere tutte le
iniziative che si ritengono utili a salvaguardia degli interessi generali.
Quello che chiediamo è solo il ritorno alla piena legalità. e la piena
applicazione dell’art 3. In ultimo, ma non meno importante, chiediamo al
Commissario Croce di vagliare la possibilità di richiedere al Presidente della
Regione Crocetta l’invio di un pool di funzionari dell’assessorato enti locali
e della ragioneria generale della Regione a Messina che si occupi della stesura
del conto consuntivo del 2012 del Comune di Messina e di un piano
particolareggiato ed oculato utile per rimettere in linea la gestione futura
della Città, sul punto consideriamo dubbia la possibilità che a correggere le
condizioni così duramente contestate dalla Corte dei Conti possano provvedere
gli stessi Dirigenti dell’Ente, alcuni dei quali non possono essere giudicati
estranei allo stato di caos economico finanziario in cui versa il Comune di
Messina considerate le posizioni istituzionali che ricoprono e le
responsabilità che derivano dalle stesse. Sul punto si chiede in particolare di
sapere se il Dott. Croce ha intenzione di chiedere la rimozione del Ragioniere
Generale del Comune secondo quanto previsto all’art. 109 2/bis e se pertanto
sono già stati richiesti o meno i prescritti pareri al Ministero degli Interni
ed al Ministero dell’Economia e delle finanze con carattere di urgenza, ciò
onde evitare la possibile ulteriore costruzione lacunosa di processi che invece
devono garantire la massima trasparenza e legalità sulla situazione dell’Ente!
Il MoVimento 5
Stelle Messina ribadisce la massima collaborazione al Commissario Croce sulla
vicenda, continuando però fermamente a credere che una soluzione per gestire il
dissesto economico finanziario del Comune di Messina non possa prescindere
anche dalla contestuale ricerca delle responsabilità oggettive di tale
disastro.
Molti cittadini
si interrogano sul loro futuro e su quello delle loro famiglie messo
pesantemente a rischio dalla “mala politica” e da una corruzione, prima di
tutto morale, che si deve perseguire ed estirpare. Il MoVimento 5 Stelle
Messina chiede quindi un ulteriore incontro al commissario e maggiori
informazioni sull’iter delle procedure prima di formalizzare al Presidente
della regione Sicilia e dell’Assessore agli enti locali tramite la sua
deputazione una richiesta di confronto sul tema Messina e le sue criticità.
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