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giovedì 6 giugno 2013

Spettro depuratore a Canneto Dentro. Lettera aperta di Angelo Ferlazzo ai cannetari

Lettera aperta ai residenti e concittadini di Canneto.
È curioso e al quanto strano, il silenzio che è calato nella nostra frazione riguardo l’eventuale e sottolineo eventuale, realizzazione del Depuratore a Canneto dentro.
Questa mattina leggo che, con arroganza e determinazione si ripropone e si consolida, l’idea di realizzare tale opera necessaria alla nostra Isola proprio nel cuore della stessa, con tutto quello che ne conseguirà e dopo le numerose proteste e prese di posizione da parte di tutti noi. Forse oggi siamo distratti dalla crisi economica? Forse siamo stanchi di lottare per un diritto alla dignità? Alla comprensione? alla Giustizia. Forse…..?
Ma sicuramente in molti vorrebbero esprimere il proprio dissenso, non lo fanno queste non sono posizioni politiche o di scuderia, ne va della dignità umana e delle sue aspettative, di gestire il territorio e fare scelte che non ne condizionino il futuro, figuriamoci precluderlo.
È sotto gli occhi di tutti che la scelta pur con tutte le sue ragioni, non è quella giusta, visto che alla base, lo studio ne aveva fatta un’altra condivisa. Canneto non può e non deve pagare il costo più alto di una operazione come questa, 13 mesi fa tutti anno creduto alle promesse di revisione del sito che si diceva fattibile ed in tempi brevissimi, bene oggi assistiamo ad una retromarcia imbarazzante, non è così che si conquista la fiducia del cittadino negli uomini che lo rappresentano.
Mi auguro che le associazioni  e i Comitati catalizzino e si muovano in tempi ragionevoli, così come mi aspetto da una classe politica che difendeva queste posizioni e le agitava quando erano all’opposizione. La Sogesid, la Lotti avranno le loro ragioni e i loro interessi, a noi non interessano, a noi interessano i nostri di interessi, il nostro territorio, i nostri bisogni, le nostre vite e quelle dei nostri figli a cui dovremo spiegare perché abbiamo permesso ed acconsentito  che questo accadesse, ecco questo è l’interrogativo a cui nei prossimi anni saremo chiamati a dare una risposta.
Pesante eredità.
Angelo Ferlazzo

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