La trasparenza non è solo una questione di “principio”, una bandiera dei valori da sventolare, ma un sistema vantaggioso di gestione della cosa pubblica ed uno strumento essenziale di partecipazione democratica. Più trasparenza, più risparmi e meno “tentazioni”.
La Commissione Cracolici ha quasi concluso il suo lavoro sul decreto Monti, la spending review, che ridurrà in modo significativo, stando alle scelte fin qui compiute, del parlamento regionale. Ed è probabile che finalmente alle enunciazioni di principio si scenda ai fatti. Ma queste scelte, pur dure difficili da digerire, serviranno a ben poco se non si accompagnerà ad esse regole di trasparenza inequivocabili e non si “ordinerà” alla burocrazia, la più restìa a cambiare le cose come stanno, a rispettare gli indirizzi dell’Assemblea e del governo.
Sia il presidente dell’Ars, Ardizzone, quanto il presidente della Regione, Crocetta, su questo terreno hanno manifestato grande sensibilità e buona volontà. Naturalmente non bastano né le loro parole né i loro gesti. I fatti sono quelli che contano. La casa di vetro auspicata autorevolmente, a tutti i livelli (Boldrini, Grasso) è “il nuovo imperativo attorno a cui costruire il nostro Paese e che deve diventare prerequisito essenziale del lavoro delle istituzioni”, come sostiene l’associazione Open Polis.
La campagna “Parlamento Casa di Vetro” di Open Polis mira a ottenere le adesioni da parte degli stessi parlamentari su una proposta di riforma che si basi su diversi punti:
• pubblicità dei lavori di tutti gli organi parlamentari (con le eccezioni previste dai Regolamenti per la trattazione di materie particolari)
• introduzione del sistema di voto elettronico nelle Commissioni (e ove è il caso nelle Giunte, Comitati), come già avviene per l’Assemblea
• pubblicazione dell’esito delle votazioni nelle Commissioni (Giunte e Comitati)
• registrazione e pubblicazione delle presenze sia in Aula che in Commissione (Giunte, Comitati) anche ai fini del calcolo della diaria riconosciuta ai Parlamentari
• possibilità di pubblicità integrale con resoconto stenografico e diretta video su richiesta di un numero minimo di componenti della Commissione.
Obiettivo dell’Associazione è “associare la trasparenza alla valorizzazione del lavoro politico e del ruolo istituzionale che i Parlamentari sono chiamati a svolgere all’interno delle Commissioni, di cui non sono disponibili né pubblici i dati essenziali che riguardano presenza e voti espressi”.
La Commissione Cracolici ha quasi concluso il suo lavoro sul decreto Monti, la spending review, che ridurrà in modo significativo, stando alle scelte fin qui compiute, del parlamento regionale. Ed è probabile che finalmente alle enunciazioni di principio si scenda ai fatti. Ma queste scelte, pur dure difficili da digerire, serviranno a ben poco se non si accompagnerà ad esse regole di trasparenza inequivocabili e non si “ordinerà” alla burocrazia, la più restìa a cambiare le cose come stanno, a rispettare gli indirizzi dell’Assemblea e del governo.
Sia il presidente dell’Ars, Ardizzone, quanto il presidente della Regione, Crocetta, su questo terreno hanno manifestato grande sensibilità e buona volontà. Naturalmente non bastano né le loro parole né i loro gesti. I fatti sono quelli che contano. La casa di vetro auspicata autorevolmente, a tutti i livelli (Boldrini, Grasso) è “il nuovo imperativo attorno a cui costruire il nostro Paese e che deve diventare prerequisito essenziale del lavoro delle istituzioni”, come sostiene l’associazione Open Polis.
La campagna “Parlamento Casa di Vetro” di Open Polis mira a ottenere le adesioni da parte degli stessi parlamentari su una proposta di riforma che si basi su diversi punti:
• pubblicità dei lavori di tutti gli organi parlamentari (con le eccezioni previste dai Regolamenti per la trattazione di materie particolari)
• introduzione del sistema di voto elettronico nelle Commissioni (e ove è il caso nelle Giunte, Comitati), come già avviene per l’Assemblea
• pubblicazione dell’esito delle votazioni nelle Commissioni (Giunte e Comitati)
• registrazione e pubblicazione delle presenze sia in Aula che in Commissione (Giunte, Comitati) anche ai fini del calcolo della diaria riconosciuta ai Parlamentari
• possibilità di pubblicità integrale con resoconto stenografico e diretta video su richiesta di un numero minimo di componenti della Commissione.
Obiettivo dell’Associazione è “associare la trasparenza alla valorizzazione del lavoro politico e del ruolo istituzionale che i Parlamentari sono chiamati a svolgere all’interno delle Commissioni, di cui non sono disponibili né pubblici i dati essenziali che riguardano presenza e voti espressi”.
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