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giovedì 24 giugno 2010

Pronto soccorso dell'ospedale di Lipari è emergenza. Dalle parole bisogna passare ai fatti! (Dalla Gazzetta del sud di oggi)

(Gazzetta del Sud- Salvatore Sarpi) E' sempre più “drammatica” la situazione al Pronto soccorso dell'ospedale di Lipari. Nonostante i proclami si continua a stringere la cinghia.
Da circa un mese il pronto soccorso eoliano va avanti con quattro medici su sette (uno è ammalato da circa due mesi, gli altri due posti sono vacanti).
La direzione sanitaria ha cercato di rimediare mobilizzando qualche unità dai reparti ma anche questa situazione non risulta percorribile ed efficace poiché i reparti stessi già soffrono di carenza d'organico e fare fronte, contestualmente, a reparti e pronto soccorso mette a rischia la stessa sicurezza sanitaria, non fosse altro che per una questione di stress e di conseguente lucidità mentale. Situazione destinata a peggiorare se si considera che vengono negati, per l'assoluta carenza d'organico, congedi ordinari e riposi.
L'Azienda Sanitaria Provinciale ha cercato una soluzione attraverso lo scorrimento delle ormai “vetuste” graduatorie ma tutti gli interpellati per le “supplenze” si sono dichiarati indisponibili. L'ultima speranza, per una certezza sanitaria per gli eoliani e per gli ospiti che si apprestano ad affollare le isole, resta lo specifico bando per il pronto soccorso dell'ospedale di Lipari emanato dall'Azienda e che scadrà il prossimo 2 luglio.
Intanto, per supplire alle carenze del pronto soccorso del nosocomio eoliano, è stato emanato un ordine di servizio per le chirurgie di Milazzo e S. Agata Militello (le più dotate di organico medico della Provincia) che dovrebbero dislocare una propria unità medica a testa nell'arcipelago.Una soluzione, che da quanto abbiamo appreso, sta incontrando forti difficoltà per via delle “resistenze” da parte dei detti presidi a privarsi di questi medici.
La “drammaticità” in cui versa il pronto soccorso non fa che ingenerare nella popolazione eoliana (quello di Lipari è l'unoco ospedale delle Eolie) forti preoccupazioni e il dubbio che possano verificarsi ripercussioni sui livelli essenziali di assistenza.
L'auspicio, ma non mancano gli scettici, è che si attivi concretamente, e al più presto, la rimodulazione ospedaliera delineata per il nosocomio eoliano. Dotando l'ospedale di tutte le figure presenti in pianta organica e che, al momento, sono solo sulla carta (compreso cardiologi e ortopedici).