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giovedì 24 giugno 2010

Centro di riabilitazione di Canneto e terapie. CittadinanzAttiva esposto al ministro Fazio, all'assessore Russo e al direttore dell'Asp Giuffrida

Con una nota a firma di Benedetto Marcello Tedros (Coordinatore CittadinanzAttiva Lipari) e Angelo Ficarra, procuratore del tribunale dei diritti del malato, viene di nuovo evidenziato la gravissima situazione del signor Viola e dei "rapporti" con il Centro di riabilitazione di Canneto. .
IL TESTO:
Oggi piu' che mai l'art. 32 della Costituzione suona come una nota stonata nel nostro paese.
Non crediamo ai nostri occhi e alle nostre orecchie, quando veniamo a conoscenza di alcuni fatti che chiamarli incresciosi ci sembra improprio, poichè l'aggettivo più adeguato ci sembra "vergognoso".
Non è la prima volta che la nostra associazione si occupa di tale caso, ma adesso a noi pare che abbiamo toccato il fondo, la nostra missiva è per mettervi a conoscenza dei fatti, che altri indirizzi già conoscono per nostra passata denuncia o per averli appresi (purtroppo) dagli organi di stampa.
D'altro canto, i legali della nostra associazione hanno iniziato a studiare i carteggi del caso, a noi inviati, e dietro mandato specifico, per individuare nel caso ci fossero eventuali responsbailità a ogni livello, giacchè questo stato di cose, deve cessare di esistere.
Una giovane coppia felice, lavoratori entrambi, con una coppia di bambini e un maschietto. Una vita davanti, fatta di tanti progetti per i propri figli, come qualsiasi buon genitore. All'improvviso alla giovane età di 46 anni, un fulmine a ciel sereno, il povero Viola Luigi, è colpito da emoraggia celebrale, a livello del tronco encefalico, siamo nel lontano 2006, svaniscono tutti i sogni della famiglia e da allora per lo sventurato Luigi e la povera consorte (insieme ai propri figli) inizia il calvario.
Chi vi scrive ha vissuto direttamente le vicende; la fortuna (nella disgrazia) della famiglia Viola è stata di avere al loro fianco sin da subito tutta la famiglia. Iniziano i ricoveri, prima in diversi centri nazionali e subito dopo anche all'estero, tutto ciò continua sino a quando i medici dell'ultimo centro (Svizzera) gli concedono di passare un periodo a casa, ma non si raccomanda altro che di eseguire in maniera continua, tutti i tipi di fisioterapia e logopedia, che sino allora erano stati eseguiti con visibile miglioramento del paziente, pena il vanificarsi di tutti gli sforzi sino ad allora sostenuti (con parecchio sacrificio da parte del Viola).
Tornati finalmente a casa, si preparano tutte le richieste per gli specialisti. Questa volta la fortuna è dalla nostra parte poichè nelle Eolie, a Canneto abbiamo la fortuna di avere un buon centro di riabilitazione, in un edificio del tutto ristrutturato, molto gradevole a vedersi, che può soddisfare Lipari e le altre isole.
E' d'obbligo precisare che tali terapie al Viola dovevano essere necessariamente essere effettuate a domicilio per ovvi motivi con regolare richiesta del fisiatra del PO di Lipari dott. Baldanza, il quale ne prescrive n.100 per volta, a oggi ne avrebbe superato le 200, se fossero state tutte eseguite.
Ma a un certo punto incominciano i problemi. La logopedista fa sapere alla signora Viola che non sarebbe venuta per un certo periodo: per motivi di salute e non sarà neanche sostituita (chissà perchè?) e viene anche aggiunto che è probabile che le terapie non siano piu' riprese.
In seguito la signora Viola riceve ancora una telefonata, in cui gli si dice che la vettura di servizio è guasta, quindi la seduta non può aver luogo, a quel punto la signora minaccia di denunciare i fatti a chi di competenza e magicamente nello stesso pomeriggio arriva la logopedista (la vettura era stata sistemata) la quale dopo la seduta, si premura di avvisare che per le due sedute successive non verrà perchè in ferie e non sarebbe venuto nessuno per sostituirla.
Non è tutto. Ma sinteticamente in successione rapida, accade che: per contratto scaduto, causa ferie o malattia, causa cattivo tempo e mille altri motivi, al povero signor Viola non sono garantite le cure necessarie per far si che, nel limite del possibile, torni a una certa normalità, questo gli è stato negato in quanto: Eoliano? Quindi paga lo scotto dell'insularità? Perchè siciliano? Per questo penalizzato dalla nostra malasanità?
In una successiva visita da parte di una fisioterapista del centro di Canneto al sig. Viola, alle lamentele della consorte, in quanto le terapie non venivano effettuate regolarmente al proprio marito, la fisioterapista rispondeva dicendolgli "Signora noi non sappiamo cosa farle, perchè non porta suo marito a curarsi all'estero?". Lascio a Voi ogni commento. E poi ancora: sembra paradossale che una visita da parte di responsabili del Centro si sia consigliato alla signora Viola di accedere ad altre terapie quando non si è capaci di assicurare terapie meno complesse come fisioterapia e logopedia?
Noi chiediamo ad alta voce che siano assicurati i propri diritti alla salute del sig. Viola come ne ha diritto qualsiasi cittadino italiano, per la nostra Costituzione.