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domenica 18 luglio 2010

Convegno-confronto sul Parco delle Eolie. Le considerazioni di Lo Cascio

Gentile Direttore,
anche io ho partecipato al convegno sul Parco Nazionale delle Eolie e, senza volere intasare il suo giornale on-line, mi piacerebbe esprimere alcune considerazioni che ritengo possano essere di qualche utilità, se non altro, per chi ieri non c’era ma segue la rassegna di informazioni e di opinioni sulla giornata di ieri.
Personalmente, ho trovato particolarmente stimolanti, oltre che davvero qualificanti, gli interventi i direttori dei parchi dell’Arcipelago Toscano e delle Cinque Terre e del presidente di Federparchi, che non hanno nascosto le difficoltà che i parchi – come tutte le amministrazioni – sono costretti ad affrontare a causa delle ristrettezze economiche imposta da una manovra schizofrenica e iniqua (non mi risulta infatti che tutti i capitoli di spesa abbiano subito tagli proporzionati), ma sono riusciti a fare trapelare – nei pochi minuti disponibili – alcuni dei risultati conseguiti durante gli ultimi anni (per esempio i progetti con fondi europei, che producono occupazione), le loro positive ricadute per le comunità, e persino obiettivi futuri. Per questo, per la corretta informazione che hanno contribuito finalmente a fare veicolare, desidero ringraziarli sentitamente.

Ho anche apprezzato gli interventi dei relatori del “no”, che hanno saputo fare emergere con chiarezza quale è il principale problema connesso all’istituzione dei parchi nazionali: la caccia. Ma la caccia è un hobby, non un’esigenza economica delle comunità: la caccia diverte chi la pratica, ma non produce occupazione. Non possiamo mettere sui piatti della stessa bilancia la caccia e la scelta di un modello di sviluppo per le Eolie, perché sarebbe veramente grottesco condizionare un’opportunità futura con delle velleità – anche se comprensibili – di un gruppo di appassionati: il nostro è un paese che ha sacrificato 40 posti di lavoro per rimanere coerente con una scelta, quella di rimanere nell’ambito della World Heritage List, e sarebbe offensivo – a maggior ragione a fronte del fatto che ad oggi non sia ancora stata individuata una reale e definitiva soluzione per questi lavoratori – privilegiare le istanze di chi coltiva quello che, per quanto “nobile” (come sostengono i miei amici cacciatori), è e resta un passatempo.

Infine, leggo le opinioni dell’avv. Pajno, che rispetto, ma dalle quali non posso non dissentire quando afferma che l’assenza dei celebri 4050 firmatari della petizione era frutto del “giustificato disinteresse al convegno essendo convinta che si sarebbe trattato di una semplice passerella di personaggi appositamente invitati per vendere il prodotto parco”… mi risulta che la locale associazione dei cacciatori e la “Voce eoliana” abbiano infatti richiesto e ottenuto di essere rappresentate da un numero di relatori pari a quelli che si sarebbero espressi a favore del parco: e allora, questa “passerella” o va bene tutta, o non si alimenta con la partecipazione di rappresentanti, per poi rinnegarla se il risultato emerso è difforme dalle aspettative. Più che “saggezza popolare”, questo racconto delle “riunioni” dove si sarebbe premeditata la diserzione ha il sapore di una mistificazione della realtà. Aggiungo che l’avv. Pajno doveva essere distratto se scrive “avremmo voluto chiedere alla presidente del parco dell'arcipelago toscano come mai dichiara alla stampa … perchè, da un lato, definisce la situazione del proprio ente … oramai alla "canna del gas" per mancanza di personale e di finanziamenti (tanto da dover utilizzare il proprio computer personale, da avere un enorme arretrato nella evasione delle pratiche dei cittadini, ivi compresi i condoni e, da ultimo, da non poter più controllare, ad esempio, l'isola di Pianosa) e, dall'altro, illustra, ancora una volta, i presunti vantaggi dei parchi perorandone l'ennesima istituzione”; quando il suo collega Mandarano, infatti, ha finalmente rotto gli indugi e rivolto la fatidica domanda alla Zanichelli, questa ha fornito una risposta esauriente che lei, evidentemente, non ha ritenuto di volere ascoltare.
L’avv. Pajno, insieme al quale ho avuto il piacere di partecipare giorni fa a un dibattito presso il circolo dei pensionati, sa bene che i confronti sono occasioni preziose che apportano informazione e ricchezza culturale alla nostra comunità, e mi permetto di rammentargli che liquidarli come “passerelle” pre-confezionate non aiuta la delicata fase che le nostre isole devono affrontare, quella di un confronto ad ampio raggio su un tema di fondamentale importanza come quello del Parco Nazionale, e del futuro stesso delle Eolie.
Cordialmente
Pietro Lo Cascio
consigliere comunale di Sinistra Ecologia e Libertà