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martedì 20 luglio 2010

Germanà (PDL): "Sono sulla stessa linea del consiglio comunale di Lipari, che si è giustamente dichiarato contrario a costituire il Parco delle Eolie"

“In Italia ci sono 800 parchi che offrono lavoro a 80 mila persone, non entro nel merito della gestione dei parchi di tutte le Regioni, ma, in qualità di membro della Commissione Ambiente della Camera, vorrei esprimere una considerazione su quelli siciliani, di cui quattro privi degli organi e con commissari nominati dal Presidente Lombardo, che costituiscono quindi una degenerazione nella cattiva amministrazione che si fonda sulle solite logiche clientelari dell’Mpa, che hanno trasformato anche i Parchi in inutili poltronifici, la cui unica funzione è quella di risucchiare arbitrariamente risorse”.
Il deputato del Pdl Nino Germanà, commenta i tagli del 50% e quindi da 50 a 25 milioni di euro, dei fondi destinati a 24 parchi e altrettante aree marine protette, previsto dalla manovra finanziaria, riconoscendo al “Ministro Prestigiacomo grande competenza e ottime capacità, ma si devono fare gli opportuni distinguo valutando caso per caso, per questo eleggo il Parco dei Nebrodi ad emblema dei baracconi, e mi affretto ad aggiungere che arreca gravissimi danni agli allevatori e di conseguenza, alla microeconomia dell’intera zona.”
“Pur rispettando le decisioni del Governo, voglio schierarmi ed uniformarmi alla linea seguita dal consiglio comunale di Lipari, che si è giustamente dichiarato contrario alla costituzione di un parco dell’Eolie – conclude il deputato messinese – bisogna quindi avallare le istanze e la volontà che proviene dal popolo sovrano, che si esprime attraverso il Consiglio che fa della condivisione la sua bandiera, e che purtroppo a Lipari, non è stato tenuto nella debita considerazione, così come sono state trascurate le 4.500 firme raccolte dai cittadini. Bisogna quindi essere più attenti a condurre battaglie oltranziste contro i tagli senza prima aver improntato la gestione a criteri di efficienza e produttività, ma soprattutto adempiamo all’obbligo di dare risposte alla volontà popolare e al territorio”.