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martedì 20 luglio 2010

La "Voce eoliana" si scusa con chi non ha potuto parlare al convegno sul Parco delle Eolie, puntualizza e precisa: "Convinti di dire NO al Parco"

Riceviamo dall'avv. Claudio Mandarano una nota dell'associazione "La Voce Eoliana" e la pubblichiamo:
E' PROPRIO IL CASO DI DIRLO, meno male che c'è la Prestigiacomo...altrimenti i convegni organizzati dal Comune di Lipari si svolgerebbero in famiglia!!!
I membri dell'Associazione La Voce Eoliana si scusano con il gruppo consiliare di Pantelleria Libera se non è stato possibile leggere il loro comunicato durante il convegno sul Parco alla presenza del Ministro Prestigiacomo e con la delegazione delle Egadi, venuta da così lontano senza che abbia neppure potuto prendere la parola ed andata via schifata e disgustata.
Ci scusiamo inoltre, con il nostro relatore, Avv. D'Aniello e con quelli dell'Associazione Cacciatori Eoliani, dr Stango e sig. Pinotti per il trattamento ricevuto durante il convegno, ci scusiamo anche a nome di chi, oggi, fa passare per un enorme successo un convegno che si è dimostrato solo un fiasco a livello mediatico, nonostante le migliaia di inviti distribuiti in tutte le isole e l'ampia pubblicità, ed un disastro per l'informazione ed il confronto.
Nonostante la qualificata e prestigiosa presenza, cioè quella del Ministro, a prendere parte al convegno, c'erano solo un centinaio di cittadini, di cui una buona parte contrari al parco, i familiari dei relatori, i consiglieri di maggioranza, i soliti albergatori, gli ambientalisti, nonché anche diversi turisti che dopo avere scattato qualche foto si sono allontanati dalla sala.
E' stata più significativa e massiccia la presenza di popolazione al consiglio comunale tenutosi a Pianoconte (circa 150 persone), eppure lì non c'era il Ministro Prestigiacomo, da ciò si evince quanto ormai la popolazione sia divenuta diffidente ed abbia perso ogni fiducia nei confronti dell'operato di questa nostra classe politica, tutto ciò dovrebbe indurli alla riflessione.
Probabilmente, se fossero venuti solo i relatori, i rappresentanti della Regione Sicilia ed il Senatore D'Alì, il numero dei presenti si sarebbe drasticamente dimezzato, pertanto sul successo del convegno e sulla massiccia presenza di persone, ci sarebbe molto, ma molto da discutere!!!
Molti dei presenti erano venuti anche per ascoltare i nostri relatori, probabilmente se la Voce Eoliana avesse deciso di non prendere parte al convegno e non presentare alcun relatore, il fiasco sarebbe stato maggiormente colossale, le immagini sul sito del dott. Sarpi, parlano chiaro, escludiamo tutte le forze dell'ordine presenti lì solo per la tutela dell'ordine pubblico e per la tutela dell'incolumità del Ministro, i relatori ed i loro familiari nonchè i consiglieri di maggioranza e provate a contare bene, avrete subito la percezione dei reali numeri del convegno.
La Voce Eoliana ha partecipato al suddetto convegno, indicando anche i propri relatori, al fine di avere un serio e democratico confronto.
Per quanto riguarda il livello tecnico che politico, non abbiamo sicuramente nulla da eccepire, tuttavia, avremmo sicuramente preferito un gemellaggio con dei cittadini di comuni che ricadono all'interno di un Parco Nazionale per sentire anche il parere di costoro, cioè, il parere di chi il Parco effettivamente lo subisce e non solo di chi i parchi li istituisce o li gestisce.
Per la Voce Eoliana non ha potuto parlare nessun relatore alla presenza del Ministro, l'Avv. D'Aniello ha fatto il suo intervento solo nel pomeriggio alla presenza di una quindicina di persone e per pochi minuti, ormai non aveva neppure più senso restare lì e fare bei discorsi, se lo abbiamo fatto è stato solo per educazione nei confronti dei presenti, favorevoli e contrari al parco, lo stesso è avvenuto per il dr Stango dell'Associazione Cacciatori Eoliani ( al quale comunque Lipari.biz ha dato voce p.p.).
Ci saremmo aspettati dall'Amministrazione quantomeno le pubbliche scuse anche per il tempo che ha fatto perdere ai relatori facendoli venire da così lontano, piuttosto che sbandierare clamorosi successi, peraltro mai ottenuti, di chi vuole vincere ad ogni costo, dove con una mano ci propone il dialogo e con l'altra nasconde il coltello dietro la schiena.
Per il resto, non siamo abituati a polemizzare con chi scrive sui blog, rispettando il pensiero altrui, anche perchè il pensiero del cittadino, di qualsiasi estrazione sociale, merita sempre il massimo rispetto, ma reputiamo sicuramente gravissime le accuse sollevate nei confronti dell'associazione da parte del sig. Tony Scontrino, dove afferma: “ho partecipato al recente confronto sul Parco che si è tenuto a Lipari sabato 27 Luglio, e sono rimasto sbigottito dalle motivazioni che hanno indotto 4055 eoliani a dire NO al parco, sinceramente sentiti i pareri di tanti dei firmatari che si occupano di giri in barca, pescatori e coltivatori delle parti alte delle isole, l’associazione La Voce Eoliana ha fomentato tali persone raccontandogli divieti assurdi (direi di pura fantasia, tipica eoliana) che se sarà il caso sarò felice di raccontare”.
Caro sig. Scontrino, è facile dire “sentiti i pareri di tanti firmatari”, ed attaccare gratuitamente qualcuno, persona o associazione che sia, faccia i nomi di questi tanti “firmatari” che la Voce Eoliana avrebbe “fomentato” e soprattutto faccia anche i nomi di coloro che li avrebbero fomentati.
Se ricerca sul dizionario la parola “fomentare”, significa “istigare qualcuno non malignità”, è chiara la presenza del dolo nella fomentazione, pertanto prima di utilizzare simili espressioni, fossimo in lei, ce ne guarderemmo bene, posto che le informazioni divulgate sui blog, dalla Voce Eoliana, sono tratte da eminenti testate giornalistiche (Repubblica, Corriere della Sera ecc.) e non dal primo arrivato, né i membri dell'associazione hanno mai tenuto incontri pubblici per le campagne divulgando notizie sui parchi.
Come abbiamo già in precedenza ricordato, la Voce Eoliana è composta da stimati professionisti e giovani laureati, anche con idee politiche diverse, che credono in ciò che fanno, giusto o sbagliato che sia, non ha importanza, ma ciò non toglie che si possa infangare la nostra immagine.
Vede caro sig. Scontrino, quando si accusa qualcuno, sia con lo scritto che verbalmente, bisogna assumersi le proprie responsabilità, visto che sarà così “felice di raccontare”, noi saremo altrettanto “felici di ascoltarla” e se sarà il caso anche di difenderci nelle giuste sedi come si conviene in un paese civile, pertanto riteniamo che le pubbliche scuse nei nostri confronti siano quantomeno doverose da parte sua.
Ormai, sembra sia divenuta una moda attaccare la petizione popolare contro l'istituzione del parco e delegittimare l'operato dell'associazione e quello dei suoi componenti; ma ci chiediamo: perchè il fronte del SI' non organizza una propria petizione popolare per l'istituzione del parco, visto che sono così convinti che la popolazione stia tutta dalla loro parte?
Cosa impedisce loro di organizzarsi e lottare per tutto ciò in cui credono, civilmente, senza attaccare e denigrare chi la pensa diversamente?
Questa è la grande civiltà che contraddistingue il nostro paese, quando non si può entrare dalla porta principale, meglio farlo dalla finestra, diffondendo falsità e schiacciando l'avversario denigrandolo, perchè non si ha il coraggio di affrontarlo ad armi pari.
Da oggi in poi ci difenderemo ribattendo colpo su colpo, non ci saranno più sconti per nessuno e siamo ancora più convinti nel dire NO AL PARCO.
Iniziamo da coloro che ritengono la questione Parco solo una questione di “caccia” e non comporterebbe alcun altro vincolo, bene, discutiamo pure di caccia, sull'argomento ci sia consentita una breve replica al dott. Michele Giacomantonio ed al consigliere Pietro Lo Cascio.
Caro dott. Giacomantonio, forse lei disconosce il numero di cacciatori presenti nelle sette isole, (circa 350), ma soprattutto abbiamo potuto tristemente notare che disconosce totalmente la legge 157/92 e le altre leggi che regolano l'esercizio dell'attività venatoria, tutte le cose che lei puntualmente ha elencato sono di per sé già vietate dalle suddette leggi e per le quali sono previste sanzioni particolarmente pesanti.
Non si comprende, ancora, quale privacy del cittadino possa ledere la caccia, visto che viene esercitata in spazi aperti e non certamente dentro il terrazzo di casa sua.
Sicuramente, invece, quanto afferma il consigliere Lo Cascio è vero, nelle isole la caccia non dà occupazione, ma non ci sembra che i relatori si siano limitati a discutere prevalentemente di caccia, quando si è parlato di modifica della L. 394/91 per rendere queste “riserve indiane” più vivibili, probabilmente il consigliere si era appisolato.
Giustamente la caccia è solo un hobby, come lo è la pesca dilettantistica o la raccolta di funghi, ed allora impediamo anche queste attività, impediamo alla gente anche di respirare e di vivere; la domenica, impediamogli di mettere il naso fuori dalla porta, da oggi in poi, dobbiamo metterci in testa che le isole non sono solo degli eoliani, ma sono anche dei turisti e bisogna preservarle per assicurarle alle generazioni future.
E' chiaro, il Parco si deve fare perchè è solo la caccia il principale problema, per le proprietà dei cittadini, per l'agricoltura, per la pesca e per il futuro dei nostri figli non ci sarebbe alcun problema, il parco è il paese dei balocchi, soldi, occupazione, finanziamenti, successo e caramelle a volontà per tutti, complimenti vivissimi, consigliere Lo Cascio, lei sì che ha proprio centrato il problema!!!
Cordiali Saluti.
I membri dell'Associazione LA VOCE EOLIANA