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domenica 17 giugno 2012
Concluse le attività di viaggio di Marilighea Augusta
Si sono appena concluse per l'anno scolastico
2011/2012 le iniziative didattiche che l'associazione
Màrilighèa di Augusta rivolge agli istituti scolastici italiani. "IDDU:
Il vulcano Stromboli, le Isole Eolie patrimonio dell'umanità, l'uomo",
del progetto "Viaggi di
conoscenza" e " 'A Ruca: Il borgo marinaro, la Gisira, Campolato", del
progetto "Gnòthisautòn 8", le ultime due realizzate.
La prima, rivolta alla 5a liceo scientifico "Gino Segrè" di Torino,
ha rappresentato un allontanamento dalle quotidiane abitudini, ed un
"isolamento" che a Stromboli è
ancora possibile ottenere. Viuzze, motoapi, anziani barbuti con la pelle
logorata dal sole, capperi e limoni, ma soprattutto e sopra tutto
"Iddu", così la gente del luogo
chiama il vulcano, che, con i suoi cadenzati "scatti" - ovvero le
esplosioni che manifestano la continua inesorabile attività, scandiscono
i ritmi delle giornate e
dichiarano il tempo meteorologico - rappresenta il riferimento per
tutti, stromboliani e visitatori. Ha contribuito a rendere diverso
questo "viaggio" studentesco da quelli
tradizionali, senz'altro l'atmosfera familiare vissuta presso la "Casa
del Sole", esempio di architettura tipica eoliana, in cui il gruppo,
accompagnato dai docenti Cristina
Vargiu e Giuseppe Borsellino, ha alloggiato, consumato i prelibati pasti
della tradizione enogastronomica siciliana e vissuto intensi ed
armoniosi momenti di
convivialità. Cuoca ufficiale del gruppo, nominata da 'Màrilighèa per
l'occasione, è stata Bridget Agius Delicata, venuta direttamente da
Augusta per badare al
nutrimento, ma non solo, dei "viaggiatori".
Le guide didattiche, Marco Di Bella, per gli aspetti vulcanologici, e Luca Di Giacomo, per quelli
relativi al rapporto uomo-vulcano, hanno tenuto gli interventi teorici
presso la stessa struttura, e condotto le tre escursioni didattiche:
abitato di Stromboli (Piscità, San Vincenzo, Scari) e sentiero trekking
che conduce all'affaccio sulla "Sciara
del Fuoco" a circa 400m s.l.m. da cui si domina il versante ovest dello
Stromboli; escursione in barca all'isola di Vulcano e trekking fino al
cratere; abitato di San
Vincenzo ed interviste per conoscere più da vicino gli stromboliani e la
loro storia. In scala molto ridotta è ciò che è avvenuto durante il
percorso " 'A Ruca", svolto con la
1a D della scuola media "O.M. Corbino" di Augusta e per volontà
della docente Valeria Paci, chiave essenziale per la realizzazione e la
riuscita del percorso, che ne ha
compreso la valenza didattica e formativa. Dodici ore filate di vita
all'aria aperta e in cammino, per osservare e conoscere ciò che esiste a
circa un chilometro in linea d'aria da scuola e che, spesso, nemmeno
gli adulti hanno mai visto. I ragazzini nei 9km compiuti hanno
attraversato luoghi di spiccato interesse archeologico, naturalistico,
etnoantropologico e storico, passando dalle
grotte del Paleolitico di M.te Amara, alle carcàre di Campolato Basso,
dal "Castello" di Brucoli, al Porto-Canale e alle numerose e suggestive
"grotte", dal torrente Porcaria
alla C.da "Gisira". Ma l'attività ha rappresentato anche un'essenziale
opportunità per consentire agli stessi ragazzini di vivere delle
elementari esperienze che, ahimè, in
troppi casi non si consente loro di compiere: fare una lunga
passeggiata, sedersi per terra, odorare una pianta, cominciare a
mangiare senza essersi lavati le mani, fare
una gita in barca, iniziare a consumare il proprio pasto
contemporaneamente a tutti gli altri conviviali, stare in silenzio ad
ascoltare il verso degli animali, attraversare a
piedi nudi un torrente, fare tutte queste cose senza l'"aiuto" di
nessuno e senza alcuna fretta. Tutte cose apparentemente semplici ma
drammaticamente rare ai nostri
giorni.
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