Sull’ultimo numero de “Il
Naturalista Siciliano” (n. 36, fascicolo 1 del 2012), la rivista scientifica edita
dalla Società Siciliana di Scienze Naturali, è apparso un articolo a firma di
Pietro Lo Cascio intitolato “Il Pantano dell’Istmo di Vulcano: dati storici e
avifaunistici su un ecosistema umido costiero circumsiciliano”. Nel contributo
viene esaminata sia l’evoluzione del piccolo stagno, sopravvissuto alla
massiccia espansione edilizia che a partire dagli anni Sessanta del XX secolo
ha sensibilmente interessato l’area dell’Istmo, sia la sua straordinaria
importanza per l’avifauna svernante e migratoria, sulla scorta di dati
ornitologici raccolti dall’autore e da altri collaboratori nel corso
dell’ultimo decennio; viene inoltre discussa l’importanza della conservazione
di questo habitat umido, uno dei due oggi esistenti nell’arcipelago, che deve
costituire un obiettivo primario nell’ambito della tutela e della
valorizzazione del patrimonio ambientale e naturale delle Eolie. Ritenuto –
spesso esageratamente – un fastidioso focolaio di zanzare, lo stagno – incluso
nella Zona a Protezione Speciale ITA 030044 – rappresenta invece un’importante
elemento di attrazione per il turismo naturalistico-ambientale, dove con alcune
misure di facile realizzazione sarebbe possibile mantenere le caratteristiche
maggiormente espressive del sito, attenuando la presenza di insetti molesti e
trasformandolo in una risorsa per l’isola e per i suoi abitanti. A breve sarà
disponibile e scaricabile la versione pdf dell’articolo sul sito
dell’associazione Nesos, www.nesos.org.
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