La REPUBBLICA PALERMO.IT di ALESSANDRA ZINITI
PALERMO - A Ustica, a mezzogiorno, quando il suono prolungato delle
campane della chiesa ha avvisato la gente dell'arrivo imminente della
nave, una cinquantina di donne, uomini e bambini si sono seduti per
terra con cartelloni di protesta e striscioni per tentare di impedirne
l'attracco, ma le forze dell'ordine - già avvertite della protesta -
hanno fatto ormeggiare regolarmente la nave. A Pantelleria, a scendere
in piazza sono stati centinaia di giovani ritrovatisi a piazza Cavour.
Dalle isole Eolie alle Egadi, da Ustica a Pantelleria abitanti ed
operatori turistici delle isole minori siciliani hanno deciso di avviare
una protesta dietro l'altra nel tentativo di scongiurare in extremis
una stagione turistica inevitabilmente penalizzata dai vistosi vuoti nei
collegamenti. La Regione non ha più soldi e le compagnie marittime
tagliano i collegamenti.
La Siremar è in amministrazione
controllata e ha mezzi ormai obsoleti che si fermano continuamente e in
condizioni assolutamente indecenti, ma anche Ustica lines ha tagliato
alcune linee tra le più battute a cominciare dalla corsa mattutina da
Palermo alle isole Eolie. Per raggiungere le Eolie dal capoluogo una
sola corsa nel primo pomeriggio. Azzerato anche il collegamento diretto
dalla Calabria mentre il numero di corse giornaliere da Milazzo per le
isole è ridotto di un terzo. Facile prevedere disagi e overbooking a
breve.
Non stanno meglio Ustica, Pantelleria e le Egadi. A Ustica è stata
soppressa la linea che collegava l'isola a Napoli, Favignana e Trapani
che - dice Frances Barraco, operatrice turistica - causerà un calo
delle presenze stimabile nel 30 per cento. L'aliscafo della Siremar, tra
i più vecchi in circolazione, viaggia solo in condizioni di mare buono e
dal 28 luglio si fermerà anche il traghetto Ro-Ro che trasporta rifiuti
e merci pericolose che, dunque, potranno viaggiare solo sulla nave di
linea passeggeri.
Non stanno meglio a Pantelleria dove il prossimo 7 luglio scade la
convenzione con la "Traghetti delle Isole" e si fermerà il Cossyra. E ad
ottobre sarà di nuovo emergenza aerei con la scadenza della proroga del
contratto con la compagnia Meridiana per i collegamenti aerei per i
quali - ha già detto il presidente dell'Enac Vito Riggio - non c'è
più un euro. Da Favignana lancia l'allarme il sindaco Lucio Antinoro:
"Siamo consapevoli - dice - che i tagli nei trasporti sono un colpo
mortale per il nostro arcipelago. Non possiamo restare a guardare e
chiediamo con forza che vengano trovate soluzioni immediate che
rispettino sia il diritto alla mobilità della popolazione residente che
l'accesso ai turisti, sui quali si basa la larga parte della nostra
economia".
Alla giunta regionale di governo, i sindaci delle isole chiedono un
provvedimento d'urgenza per evitare gli annunciati e drastici tagli nei
trasporti marittimi da e per le isole minori siciliane, con una
richiesta straordinaria di impegno finanziario per assicurare il
mantenimento dei livelli essenziali di servizio sino ad oggi offerti
dalla Regione e per i quali è necessario un maggiore stanziamento di
circa 10 milioni di euro. Ma dalla Regione non sono arrivate buone
notizie. Ad Antinoro il dirigente del dipartimento regionale delle
infrastrutture, mobilità e trasporti Vincenzo Falgares ha allargato le
braccia sostenendo che non c'è una soluzione per contrastare la
sospensione del servizio delle navi Ro-Ro. Da qui la decisione di
presentare una denuncia per interruzione di pubblico servizio.
"Dalla
prossima settimana - dice Antinoro - avvieremo un'iniziativa sul
traghetto delle isole per coinvolgere anche la popolazione e con il
sindaco di Ustica, Aldo Messina, pensiamo a un'azione legale contro la
Regione per interruzione di pubblico servizio ".
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