Palermo, 22 giu. (SICILIAE) - Con la pubblicazione, sulla Gazzetta
ufficiale della Regione siciliana di oggi, degli ultimi regolamenti per
l'individuazione dei termini di conclusione dei procedimenti si chiude
la fase attuativa dell'articolo 2 della legge 5/2011 sulla
semplificazione e trasparenza amministrativa.
Un lungo iter che ha portato, per la prima volta, l'amministrazione
regionale a effettuare una complessa ricognizione di tutti i
procedimenti amministrativi di competenza, operando una profonda e
completa revisione degli stessi.
Ognuno dei 26 dipartimenti regionali (tranne l'Ufficio legislativo e
legale e gli Affari extraregionali) ha ora una propria mappatura che
stabilisce tempi di conclusione certi e contenuti, assicurando cosi
trasparenza e chiarezza al cittadino o all'impresa interessata. Rispetto
alla normativa nazionale, la legge siciliana ha garantito livelli di
tutela maggiori nei confronti degli utenti, visto che il termine massimo
di conclusione e' 150 giorni rispetto ai 180 dello Stato.
"E' stato - spiega l'assessore regionale per le Autonomie locali e
la funzione pubblica, Caterina Chinnici, - un lavoro lungo e faticoso e
in alcuni momenti anche impervio. Possiamo considerare conclusa la fase
attuativa piu' impegnativa della legge sulla semplificazione, perche'
proprio oggi abbiamo inviato alla Corte dei conti anche il regolamento,
con le modifiche suggerite dal Consiglio di giustizia amministrativa,
che stabilisce nuove modalita' in tema di valutazione della performance
dei dipendenti regionali".
Un ulteriore tassello del percorso e' l'approvazione, avvenuta ieri
in giunta, del primo piano regionale per la semplificazione
amministrativa e normativa per il 2012, che interviene a un anno
dall'entrata in vigore della legge 5/2011 e dunque dall'effettivo inizio
di un percorso di durata pluriennale che vedra' impegnata la Regione
siciliana nella complessa attivita' di avvio e definizione di riordino e
semplificazione. Il documento costituisce un primo tentativo di
illustrare in modo organico tutto quello che e' stato fatto nell'ultimo
anno, in attuazione della legge 5, ma soprattutto quello che dovra'
essere fatto nel futuro, provvedendo, nei limiti del possibile, a una
prima indicazione di criteri e metodologie di lavoro e dei relativi
tempi di esecuzione.
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