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lunedì 16 luglio 2012

Giulio China e le presunte incompatibilità

“La mia sollecitazione, tenuto conto dei malumori che evidenziano i cittadini desiderosi di essere amministrati da rappresentanti “ in regola”, non era riferita esclusivamente al consigliere Sabatini ma all’intero Consiglio comunale ed all’Amministrazione”. Lo puntualizza l’ex vicesindaco Giulio China in una nota inviata al segretario generale del comune di Lipari, Lidya De Gregorio.
China aveva chiesto chiarezza in ordine a presunte incompatibilità sollecitando una verifica della posizione degli eletti con la ragioneria, l'ufficio tributi, l'ufficio urbanistico e l'ufficio legale per garantire e informare i cittadini sulla sussistenza o meno di pendenze, dirette e indirette, con il Comune, di parte di chi amministra l’ente.
La dott.ssa De Gregorio, con nota del 3 luglio, ha informato China che per quanto riguarda la posizione del consigliere Sabatini (presidente dek consiglio comunale) “ si resta in attesa delle informazioni richieste dal legale dell’ente al legale incaricato, necessarie per acquisire fondati elementi di valutazione tenuto conto del versamento già effettuato dal consigliere medesimo”.
L’ex vicesindaco China ha ribadito che “il consigliere comunale per potersi candidare deve dichiarare di non avere pendenze penali e pendenze con il comune. Dichiarazione che manifesta anche al momento del giuramento, se eletto. A parte l’incompatibilità, in caso di dichiarazione non veritiera- prosegue China- si è in presenza di un probabile reato di natura penale. E’ compito del segretario comunale effettuare questa verifica ed in caso di dichiarazione mendace ha l’obbligo di segnalare la vicenda all’autorità giudiziaria”. Giulio China ha fatto inoltre presente che “le cose da verificare sono tante: liti pendenti con il Comune, mancati pagamenti Tarsu e degli oneri concessori, avvisi di garanzia, società costituite poco prima o subito dopo le elezioni ma con partecipazione propria o di familiari diretti. Verifiche che possono essere condotte dagli uffici comunali”.
L’ex vice-sindaco ha infine evidenziato che per quanto riguarda l’estinzione dei pagamenti, “questi debbono essere effettuati per intero e non “una tantum”; che le liti riguardano anche i parenti fino al secondo grado, oggi addirittura anche i conviventi e che le società debbono essere costituite prima della candidatura e non possono riguardare se stessi o familiari diretti”.
NOTA DEL DIRETTORE - Al di là dei quesiti posti da China, che poi sono anche quelli che si pongono altri cittadini, siamo certi che già nel consiglio comunale di giovedì prossimo il sindaco Giorgianni e i suoi, così come i funzionari e/o dirigenti dell'Ente, daranno delle risposte chiare, precise e trasparenti. In linea con quello che è stato il  motto dei gruppi/partiti che hanno sostenuto l'attuale sindaco durante la campagna elettorale. Risposte necessarie per far cessare il purtroppo mal diffuso costume di questo paese, pronto a puntare il dito...anche in assenza di fatti e dati concreti

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