(AGENPARL) - Roma, 16 lug - Il
Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha oggi affidato
all’Avvocato Generale dello Stato l’incarico di rappresentare la
Presidenza della Repubblica nel giudizio per conflitto di attribuzione
da sollevare dinanzi alla Corte Costituzionale nei confronti della
Procura della Repubblica di Palermo per le decisioni che questa ha
assunto su intercettazioni di conversazioni telefoniche del Capo dello
Stato; decisioni che il Presidente ha considerato, anche se riferite a
intercettazioni indirette, lesive di prerogative attribuitegli dalla
Costituzione. Lo si legge in una nota del Quirinale.
Alla determinazione di sollevare il
confitto, il Presidente Napolitano è pervenuto ritenendo “dovere del
Presidente della Repubblica”, secondo l’insegnamento di Luigi Einaudi,
“evitare si pongano, nel suo silenzio o nella inammissibile sua
ignoranza dell’occorso, precedenti, grazie ai quali accada o sembri
accadere che egli non trasmetta al suo successore immuni da qualsiasi
incrinatura le facoltà che la Costituzione gli attribuisce”.
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