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lunedì 16 luglio 2012

Miccichè: "Mi candido alla Presidenza della Regione"

"Mi candido alla presidenza della Regione siciliana". Gianfranco Miccichè, leader di Grande Sud, lo ha ribadito intervenendo alla convention del movimento arancione che si è tenuta a Catania.
"Questa è la ragione principale del nostro movimento - ha aggiunto l'ex sottosegretario -, guidare le regioni del Sud. E io, che ne ho la responsabilità, me l'assumo di fronte ai siciliani. Condivido il vostro pensiero: servono idee e programmi innovativi. Tuttavia, sono altrettanto convinto che le persone, cioè coloro che devono attuare con fermezza e determinazione ciò che viene proposto agli elettori, siano altrettanto importanti".
LOMBARDO SEMPRE PIU' CONTESTATO. Dopo le ultime nomine della giunta regionale di Raffaele Lombardo, che ha scelto tra gli altri l'ingegnere Marco Lupo come dirigente generale del dipartimento Acque e Rifiuti e Patrizia Monterosso, attuale capo di gabinetto del governatore, come nuovo segretario generale della presidenza della Regione, non si placano le polemiche.
"A pochi giorni ormai dalle presunte dimissioni, la scandalosa macchina 'sforna nomine' di Lombardo non si arresta - dice il segretario regionale Idv Sicilia, Fabio Giambrone -. Di fronte alla gravissima crisi in cui la Sicilia sta sprofondano, il governatore si diletta sino all'ultimo minuto nella imperterrita spartizione partitocratica delle poltrone. E' necessario, nel rispetto dei siciliani, recuperare una dimensione etica che ormai non esiste più e costruire una proposta di governo alternativa alla mala politica e ai sistemi di potere clientelari".
Per Antonio Marotta, segretario regionale di Rifondazione comunista, "Lombardo ha ancora una volta superato il colmo continuando indisturbato nell'inaccettabile occupazione sistematica dei posti chiave della macchina regionale, con ulteriori nomine di uomini vicini all'Mpa, tutto senza che si registri alcuna opposizione visibile e credibile all'Ars".
Ancora più esplicito Roberto Ammatuna (Pd): "E' un vero e proprio assalto alla diligenza, una occupazione militare dei vertici della burocrazia regionale per meri fini elettoralistici. Se qualcuno aveva ancora dei dubbi su come il governatore Lombardo ha gestito la cosa pubblica, credo che siano stati completamente fugati. E credo che non possano esserci dubbi sulla nuova strada che il Pd dovrà intraprendere: cercare di trovare un accordo con le altre forze politiche del centro sinistra per poi provare ad allargare la coalizione con i moderati. Non ci può essere alcuna forma di collaborazione con chi ha gestito il potere per il potere".

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