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lunedì 16 luglio 2012

Il punto. La nostra rubrica settimanale oggi si occupa di "S. Bartolomeo"


Prima di tuffarci nel “mare grosso” delle polemiche di giornata ritengo si debba partite dai fatti:
 il 7 luglio, con una nota a firma di Nino e Daniele Orifici di “Futuro e Libertà”, si comunicava che l’assessore Federica Masin aveva convocato il successivo 9 luglio una riunione con tutti gli operatori di Marina Corta, via Garibaldi, via Maurolico, via Roma e delle zone limitrofe e di chiunque sia interessato a collaborare per la realizzazione di un comitato per l'organizzazione dei festeggiamenti del Santo Patrono San Bartolomeo.
La riunione, doveva servire per “concordare una serie di azioni per la promozione turistica di Marina Corta e delle zone limitrofe, anche attraverso l'organizzazione di piccoli eventi musicali, darà spazio a idee” e doveva servire “a mettere le basi per riportare Marina Corta, volano importantissimo per la valorizzazione, la promozione del territorio e la creazione di nuova occupazione, nuovamente al centro della scena turistica delle isole eolie.”
Il successivo 9 luglio si tiene l’incontro, che vede la partecipazione, oltre che dell’assessore proponente, anche degli assessori Lauria e Biviano, e “il consulente dell'assessorato regionale al turismo Nino Orifici”
Risultati? “L'intendimento è di costituire una commissione che oltre a mettere a punto il programma dovrà ricercare i quattrini, visto che occorrono almeno 30 mila euro per i fuochi, luci e così  via e - come è risaputo - il Comune a livello economico non ha più grandi disponibilità. Tra le questioni affrontate anche quella relativa ai concertini musicali con amplificazione nei locali che potrebbero essere interessati dalla novità, mentre l'assessore Lauria è intenzionato a non far più' collocare gli ambulanti lungo la scalinata della Salita di San Giuseppe, tenuto conto che non vi sono gabinetti pubblici e si è alla ricerca di un'area idonea. Tra i partecipanti c'è stato Francesco D'Ambra che si è manifestato contrario (alla proposta Lauria, riteniamo) perché ha riferito rappresentano anche una "presenza di colore".
Primo appunto: non è la prima volta, né sarà l’ultima che alcune parti politiche provano a “mettere il capello” sulla Festa di San Bartolomeo nel tentativo di farsi una facile pubblicità. Nel passato le varie anime della Democrazia Cristiana lo hanno fatto, una paio di anni fa si vociferò che il sindaco o qualche suo assessore volevano provare a “cavalcare” la festa nel tentativo di far dimenticare una salva di fischi raccolti durante un concerto al campo sportivo. Oggi gli amici di “futuro e libertà” cercano di accreditarsi, sgomitando e lanciando comunicato in nome e per conto dell’amministrazione; la Giunta Giorgianni non cada in questo equivoco: il comitato deve essere apartitico, lo presiede il Sindaco o il suo assessore, il resto tutto volontariato, amore e passione per la propria terra, per i propri usi e costumi, per la tradizione, senza sigle di partiti.
Secondo appunto: il “pezzo forte” – negli anni settanta e ottanta il “pezzo forte” (un artista o un gruppo musicale) non era uno spettacolo da offrire ai turisti, qualcosa di particolare, ma semplicemente un elemento da potersi giocare nel tavolo politico locale. Ogni assessore provava a dimostrare di essere migliore di un altro pretendente alla poltrona attraverso la ricerca del “pezzo forte” costava un pacco di milioni (di lire) cantava un’ora e via …. Per essere dimenticato l’anno successivo.
I turisti, quelli che ancora sono a Lipari nella settimana della Festa di San Bartolomeo si aspettano di vedere uno spettacolo “vero”, qualcosa di tradizionale, qualcosa che gli racconti, nel bene e nel male, chi siamo, in cosa crediamo, se vogliono vedere l’artista di “grido” lo vedono nelle grandi città non hanno bisogno di vederlo a Lipari. Io consiglio un bel concerto delle nostre bande cittadine.
 All’amministrazione, infine, consigliamo di proseguire nel lavoro che ha intrapreso con tutte le attività culturali e che sono state inserire nel sito nel Comune di Lipari, quali eventi del territorio, della nostra comunità. L’amministrazione formalizzi la consulta di tutte le associazioni presenti nel territorio e potrà programmare, senza polemiche, le attività per il prossimo anno che la massima trasparenza e partecipazione.

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