Prima di tuffarci nel “mare grosso”
delle polemiche di giornata ritengo si debba partite dai fatti:
il 7 luglio, con una nota a firma di Nino
e Daniele Orifici di “Futuro e Libertà”, si comunicava che l’assessore Federica
Masin aveva convocato il successivo 9 luglio una riunione con tutti gli
operatori di Marina Corta, via Garibaldi, via Maurolico, via Roma e delle zone
limitrofe e di chiunque sia interessato a collaborare per la realizzazione di
un comitato per l'organizzazione dei festeggiamenti del Santo Patrono San
Bartolomeo.
La riunione, doveva servire per “concordare una serie di azioni per la
promozione turistica di Marina Corta e delle zone limitrofe, anche attraverso
l'organizzazione di piccoli eventi musicali, darà spazio a idee” e doveva
servire “a mettere le basi per riportare
Marina Corta, volano importantissimo per la valorizzazione, la promozione del
territorio e la creazione di nuova occupazione, nuovamente al centro della
scena turistica delle isole eolie.”
Il successivo 9 luglio si tiene
l’incontro, che vede la partecipazione, oltre che dell’assessore proponente,
anche degli assessori Lauria e Biviano, e “il
consulente dell'assessorato regionale al turismo Nino Orifici”
Risultati? “L'intendimento è di costituire una commissione che oltre a mettere a
punto il programma dovrà ricercare i quattrini, visto che occorrono almeno 30
mila euro per i fuochi, luci e così via
e - come è risaputo - il Comune a livello economico non ha più grandi
disponibilità. Tra le questioni affrontate anche quella relativa ai concertini
musicali con amplificazione nei locali che potrebbero essere interessati dalla
novità, mentre l'assessore Lauria è intenzionato a non far più' collocare gli
ambulanti lungo la scalinata della Salita di San Giuseppe, tenuto conto che non
vi sono gabinetti pubblici e si è alla ricerca di un'area idonea. Tra i
partecipanti c'è stato Francesco D'Ambra che si è manifestato contrario (alla
proposta Lauria, riteniamo) perché ha
riferito rappresentano anche una "presenza di colore".
Primo appunto: non è la prima
volta, né sarà l’ultima che alcune parti politiche provano a “mettere il
capello” sulla Festa di San Bartolomeo nel tentativo di farsi una facile
pubblicità. Nel passato le varie anime della Democrazia Cristiana lo hanno
fatto, una paio di anni fa si vociferò che il sindaco o qualche suo assessore
volevano provare a “cavalcare” la festa nel tentativo di far dimenticare una
salva di fischi raccolti durante un concerto al campo sportivo. Oggi gli amici
di “futuro e libertà” cercano di accreditarsi, sgomitando e lanciando
comunicato in nome e per conto dell’amministrazione; la Giunta Giorgianni non
cada in questo equivoco: il comitato deve essere apartitico, lo presiede il
Sindaco o il suo assessore, il resto tutto volontariato, amore e passione per
la propria terra, per i propri usi e costumi, per la tradizione, senza sigle di
partiti.
Secondo appunto: il “pezzo
forte” – negli anni settanta e ottanta il “pezzo forte” (un artista o un gruppo
musicale) non era uno spettacolo da offrire ai turisti, qualcosa di
particolare, ma semplicemente un elemento da potersi giocare nel tavolo
politico locale. Ogni assessore provava a dimostrare di essere migliore di un
altro pretendente alla poltrona attraverso la ricerca del “pezzo forte” costava
un pacco di milioni (di lire) cantava un’ora e via …. Per essere dimenticato
l’anno successivo.
I turisti, quelli che ancora sono a
Lipari nella settimana della Festa di San Bartolomeo si aspettano di vedere uno
spettacolo “vero”, qualcosa di tradizionale, qualcosa che gli racconti, nel
bene e nel male, chi siamo, in cosa crediamo, se vogliono vedere l’artista di
“grido” lo vedono nelle grandi città non hanno bisogno di vederlo a Lipari. Io
consiglio un bel concerto delle nostre bande cittadine.
All’amministrazione, infine,
consigliamo di proseguire nel lavoro che ha intrapreso con tutte le attività
culturali e che sono state inserire nel sito nel Comune di Lipari, quali eventi
del territorio, della nostra comunità. L’amministrazione formalizzi la consulta
di tutte le associazioni presenti nel territorio e potrà programmare, senza
polemiche, le attività per il prossimo anno che la massima trasparenza e
partecipazione.
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