Vi riproponiamo un articolo pubblicato lo scorso anno, nello stesso giorno.
Lipari. Doppio attentato incendiario ai danni della ditta Alfa e Omega
Doppio attentato incendiario la
notte scorsa ai danni delle attività di Giuseppe Addamo di Lipari, titolare
della ditta Alfa e Omega che, nell'isola, si occupa di rifornimento di gas gpl
in bombole e di onoranze funebri.
In uno dei due casi solo il tempestivo intervento dei vigili del fuoco (caposquadra Marcello Villari) ha evitato danni ben più gravi e una possibile tragedia.
Le fiamme si sono sviluppate nel deposito di bombole dell'imprenditore, ubicato a Canneto Dentro, e in una abitazione-deposito sita a circa quattro chilometri di distanza in località Pirrera.
Nei due roghi sono andati distrutti la cabina di un camion carico di bombole di gas (foto in alto) e il vano motore di un carro funebre (foto in basso). La contemporaneità dei due incendi lascia pochi dubbi sulla matrice dolosa degli stessi.
Come anticipato a Canneto Dentro si è sfiorata la tragedia e solo il tempestivo intervento dei pompieri ha evitato inimmaginabili conseguenze per la limitrofa ed intensamente abitata zona di S.Vincenzo. La cabina del mezzo è andata distrutta mentre il pericoloso carico è stato "salvato" grazie al coraggio dei vigili che, rischiando la loro incolumità, hanno cercato da subito di impedire alle fiamme di riscaldare le bombole e quindi che le stesse potessero scoppiare.
Il proliferare di questi episodi, così come di altri di livello teppistico-delinquenziale, imporrebbero quanto meno delle riflessioni.
Accompagnate da un vero e proprio "giro di vite"
In uno dei due casi solo il tempestivo intervento dei vigili del fuoco (caposquadra Marcello Villari) ha evitato danni ben più gravi e una possibile tragedia.
Le fiamme si sono sviluppate nel deposito di bombole dell'imprenditore, ubicato a Canneto Dentro, e in una abitazione-deposito sita a circa quattro chilometri di distanza in località Pirrera.
Nei due roghi sono andati distrutti la cabina di un camion carico di bombole di gas (foto in alto) e il vano motore di un carro funebre (foto in basso). La contemporaneità dei due incendi lascia pochi dubbi sulla matrice dolosa degli stessi.
Come anticipato a Canneto Dentro si è sfiorata la tragedia e solo il tempestivo intervento dei pompieri ha evitato inimmaginabili conseguenze per la limitrofa ed intensamente abitata zona di S.Vincenzo. La cabina del mezzo è andata distrutta mentre il pericoloso carico è stato "salvato" grazie al coraggio dei vigili che, rischiando la loro incolumità, hanno cercato da subito di impedire alle fiamme di riscaldare le bombole e quindi che le stesse potessero scoppiare.
Sul posto anche i carabinieri
che hanno avviato le indagini.
A dare "una mano" agli inquirenti potrebbero essere delle telecamere ubicate in zona e che potrebbero avere catturato fotogrammi importanti ai fini delle indagini. I carabinieri hanno "acquisito" anche una scala che gli incendiari hanno utilizzato per lasciare il deposito.
La ditta Alfa e Omega già qualche anno fa aveva subito consistenti danni a
causa di un incendio che aveva coinvolto, sempre nel deposito di Canneto Dentro,
un carro funebre.A dare "una mano" agli inquirenti potrebbero essere delle telecamere ubicate in zona e che potrebbero avere catturato fotogrammi importanti ai fini delle indagini. I carabinieri hanno "acquisito" anche una scala che gli incendiari hanno utilizzato per lasciare il deposito.
Il proliferare di questi episodi, così come di altri di livello teppistico-delinquenziale, imporrebbero quanto meno delle riflessioni.
Accompagnate da un vero e proprio "giro di vite"
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