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lunedì 10 settembre 2012
ENTI LOCALI: PRECARI, VERNUCCIO SCRIVE A SCHIFANI E MINISTRI
Palermo, 10 set. (SICILIAE) - La modifica del limite imposto dal patto di stabilita' interno per consentire la stabilizzazione o la proroga del precariato storico in servizio da oltre venti anni negli enti locali siciliani. A chiederla con una lettera al presidente del Senato, Renato Schifani, ai ministri dell'Economia, Vittorio Grilli, della Pubblica amministrazione e semplificazione, Filippo Patroni Griffi, e dell'Interno, Anna Maria Cancelleri, ai senatori e ai deputati siciliani, l'assessore regionale per le Autonomie locali e la Funzione pubblica, Nicola Vernuccio.
Nella nota, Vernuccio ricostruisce la storia del precariato nell'isola, "figlio del famoso articolo 23 della legge finanziaria statale 67/88, con la quale furono avviate nel Mezzogiorno iniziative di utilita' collettiva mediante l'impiego di soggetti svantaggiati".
"Dietro le migliaia di lavoratori atipici - scrive Vernuccio - si nascondono migliaia di storie personali e familiari che rendono unico il caso siciliano rispetto al panorama nazionale. Risorse umane con un'eta' media di circa 50 anni e con un'anzianita' di servizio di un quarto di secolo e con un grado di scolarizzazione a volte elevatissimo".
"Un'eventuale interruzione dell'apporto di queste risorse umane presso gli enti locali e le aziende ospedaliere - continua Vernuccio - comporterebbe, nella stragrande maggioranza dei casi, il collasso strutturale degli enti utilizzatori, impedendo nei fatti l'espletamento dei servizi essenziali e il buon funzionamento della Pubblica amministrazione".
Per l'assessore, "impedire l'espulsione di migliaia di lavoratori precari dagli attuali circuiti occupazionali costituisce, dunque, non solo un obbligo morale per l'intera classe politica e le parti sociali, che oggi sostengono con forza la vertenza del precariato, ma rappresenta un atto di giustizia sociale nei loro confronti".
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