Anche Giannantonio ci lascia con la stessa discrezione e lo stesso coraggio con i quali ha combattuto la tremenda malattia che purtroppo lo ha vinto,lui che poche volte nella vita si fece vincere. Con coraggio e discrezione visse anche tutto il suo iter professionale.
Nei momenti in cui era in vena mi raccontava degli albori della navigazione veloce vissuta da sempre al servizio delle Eolie e degli Eoliani. Lui che proveniva dalle grandi navi che solcavano gli oceani, che erano tristemente lente in quanto sviluppavano basse velocità di crociera ben al di sotto dei 14 nodi, fu "travolto"dall'ebbrezza del comando dei primi, e diceva, meravigliosi aliscafi "PT50"; era soddisfatto nel vedere i volti gioiosi dei pochi passeggeri di allora che riuscivano ad arrivare presto a destinazione.
Dimostrava coraggio quando, sfidando previsioni meteo nefaste, aggravate da ulteriori difficoltà a causa di banchine praticamente inesistenti per via di errori progettuali che, tutt'ora ci costringono a manovre azzardate e insicure, tranquillizzava gli Eoliani in attesa come anime perdute nell'inferno della inospitale banchina milazzese, dicendo che il suo battello avrebbe garantito il collegamento con le isole, suscitando così l'ammirazione dei presenti che vedevano in lui la grande considerazione verso gli Eoliani da sempre bistrattati da chi, ad alti livelli, avrebbe dovuto porre in essere, allora come ora, garanzie reali di continuità territoriale, invece di delegare le responsabilità all'abilità molte volte, e all fortuna in qualche caso, dei Comandanti.
Lui calabrese di origini, ma eoliano d'adozione, soleva dire " sò che posso farcela, state tranquilli".
Grazie di tutto Giannantonio specilmente per i consigli preziosi che mi hai dato chiamando "collega" me che all'epoca in cui ti conobbi ero solo un giovane Ufficiale.
BUON VENTO COMANDANTE!
Condoglianze vivissime a tutta la famiglia
Cap. Francesco NATOLI
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