Sull'intervista rilasciataci dal sindaco Giorgianni interviene Sidoti

Ho ascoltato con molta attenzione quanto detto dal Sindaco nella sua intervista pubblicata dal giornalista Sarpi e non vedo nulla di nuovo. 
Argomenti triti e ritriti. Faremo questo, abbiamo presentato quest'altro, abbiamo fatto piu degli altri, altri non hanno fatto quanto noi stiamo facendo in questi mesi. 
Ora detto questo, consiglio al Sindaco di prendersi una bella tisana così si rilassa un pò visto che "il tema tasse e stangate" gli sta provocando una tensione ingiustificata. 
Tralasciamo per un momento aspetti tecnici, che molti potrebbero anche non comprendere, e soffermiamoci invece su aspetti che mi verrebbe di chiamare sociali. 
Ho riletto punto per punto quanto e' stato pubblicato sul mio blog e di stupidaggini Caro Signor Sindaco ne ho lette ben poche. Anzi le dico di più, visto che Lei come ha dichiarato non guarda internet ma sicuramente qualche persona di sua fiducia lo fa al posto suo per non dire altro.... 
Veda Signor Sindaco le sfugge un particolare che la questione di cui si discute non è tecnica "somme per investimento o somme per il corrente o somme minori dettate dal patto di stabilita'" ma bensì sociale. 
Lei pensa che un cittadino venendo a conoscenza di quanto guadagna un dirigente comunale, di quanti debiti fuori bilancio paga il comune di Lipari, di quanto tempo impiega la pubblica amministrazione per recuperare imposte e tasse non pagate da alcuni cittadini, delle presunte impossibilità rintracciare, punire o meglio sanzionare gli evasori, delle responsabilità della struttura comunale sul tema sprechi e bilancio (vedi dichiarazione del suo e non il mio assessore al bilancio), di quanti soldi inutilmente si sprecano nelle società miste, NON SIA UN PO' INFASTIDITO se gli mettono, non una, ma ben due volte le mani in tasca? 
Quindi la invito Signor Sindaco a mostrare più serenità nelle Sue esternazioni e non fare come e' al suo solito "irrigidendosi di fronte a chi la pensa diversamente da Lei o le rappresenta un pensiero diverso dal Suo"... se no Caro Sindaco si comporta come il suo predecessore e questo non le rende onore. 
Per concludere riprendo "il tema trasparenza" da Lei e dalla Sua amministrazione completamente dimenticato o meglio ignorato. Quale tema migliore delle "tasse" invece per dimostrare quanto Lei assume di avere fatto, in modo che si possano eliminare questi "fastidi" che i suoi concittadini purtroppo provano leggendo le notizie di cui sopra. 
Le chiedo pertanto di rappresentare ai cittadini conti alla mano (visto che Lei stesso dice che certe volte sbaglia eppure è diplomato ragioniere) lo stato dei fatti sul tema "tasse e stangate", così tutti Noi possiamo avere contezza delle iniziative intraprese dalla Sua amministrazione ... Pero' Caro Signor Sindaco non mi dica soltanto che ha provveduto ad inviare i solleciti, o i decreti ingiuntivi, o gli accertamenti ma in particolare quanti SOLDI sono entrati nelle casse comunali. 
O mi dimenticavo se va sulla mia pagina "Libertà di Parola" troverà tutti i miei commenti raccolti in questi mesi ed un mio articolo di alcuni giorni fa sul tema "tasse e stangate" (che forse non le hanno raccontato) dove dicevo a chiare lettere che non vi era altra alternativa che utilizzare la leva fiscale visti i tempi ristrettia pochi giorni dall'approvazione del bilancio comunale di previsione. Che dirti infine Caro Signor Sindaco "Buona lettura Caro Marco". 
Ps: Forse i soldi destinati ai dirigenti come premio incentivante potevano essere ridimensionati fortemente se non addirittura sospesi, tramite l'applicazione, già in uso presso altre pubbliche amministrazioni per il triennio 2010-2013, dell’articolo 9, comma 17 e successivi, del decreto legge numero 78/2010, convertito dalla legge numero 122/2010. A conferma dell'inopportunità di elargire soldi, in più, a chi già percepisce una buona remunerazione, quando si annuncia un'aumento di tasse. Lascio a Lei Signor Sindaco lo studio di questo ultimo commento in quanto la mia interpretazione potrebbe essere sbagliata visto che opero nel privato e non nel pubblico.
Angelo Sidoti