Oggi,
dopo aver festeggiato in famiglia il mio
39 anniversario di matrimonio, mi sono passato un po di tempo a strimpellare e
a ripassare alcune canzoni, tra uno stacco e l’altro accendevo il computer per gli
aggiornamenti di notizie e vi confesso che ho ricevuto il regalo più bello, quando ho letto
la missiva dell’amico Daniele Corrieri ,
che ho rivisto con piacere giorni fa, dopo tanti anni. Vedi Daniele mi sono
talmente commosso che mi sono messo anche a piangere . Caro Daniele , devi
sapere che quando uno arriva ad una certa età non viene più considerato da nessuno. Quella sera a cui
accennavi tu , mi sono autoinvitato per dare sfogo alla mia passione e l’ho
fatto a fine stagione, per stare in mezzo ad amici Liparoti
e a qualche turista che io definisco ( l’ultimi sganghi i raggina ),
perché in piena estate non c’è spazio
per i matusa alla deriva. Mi hai visto
suonare con passione, perché io vivo di passione, che si spegnerà solo con la mia morte . Grazie per quanto mi hai dedicato
, non ti nascondo che le tue parole non
solo commosso ma mi hanno ridato qualche
anno di vita . Purtroppo questo è stato sempre un paese che ci ha negato tutto e i migliori sono dovuti andare e
continueranno ad andare via .”Ogni tantu
haiu a passioni ca mi tenta , ma a frevi m’anchiana subitu a quaranta “ Ma
nella vecchiaia una cosa l’ho imparata: Di me non si ricorda più
nessuno . Io sono entrato a far parte
delle telecomunicazioni a 19 anni e sono
entrato che c’erano i telefoni
B.
L. quelli con la manovella e me ne sono
uscito con l’A.D.S.L. dopo 36 anni di duro lavoro in tutte le sette isole,
l’unico tecnico a disposizione
dell’utente e prima di tutto paesano.
Ho
visto nascere tutte le centrali che oggi sono sparse nelle Isole . Mai una
parola , per fare parlare qualcuno, me
ne sono accorto che è più importante scrivere
minkiate, qualche canzoncina,poesia, libro,o qualche suonata di chitarra o di mandolino
,il resto non viene considerata arte .Tu parli di targhe e di strade intestate,
che ben vengano ma io ripenso al GRANDE MEDICO
ONOFRIO PALAMARA e al GRANDE DOTT. GIOVANNI SPADARO che oltre alla loro
professionalità si sono dedicati a questa gente con senso di umanità cuore e
amore,Io non conto niente, ma la loro
targa la porto nel mio cuore .Negli ultimi anni avendo maturato questa convinzione, mi sono
dedicato a questo passatempo e come vedi ho risvegliato il cuore di qualcuno e
gli ho fatto capire che sono ancora vivo. Io non ho mai cercato ne allori ne glorie ,anzi ringrazio il
Signore che mi fa ancora vivere,ma fa
piacere quando si vede dare a Cesare quel ch’è di Cesare ! Ora sono solo in cerca di serenità
e di un po d’acqua che voi state continuando a darmi per non
appassire, il resto appartiene ormai al passato e non rimpiango mai quel poco
che ho dato per le mie Isole e per la mia gente.
E
ricordati sempri ca chiddi cumu a nuautri l’hannu sempri
cunsidirati PACCI !!!
Un
forte bacio e abbraccio ad un’altro
caro ritrovato amico e ancora grazie di
cuore.
A
presto ! Giovanni Giardina Lipari- 01-10-2012-
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