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giovedì 4 ottobre 2012

(Da bloSicilia.it) quinta rilevazione sulle intenzioni di voto alle regionali del 28 ottobre

Datamonitor in esclusiva per BlogSicilia.it pubblica la quinta   rilevazione sulle intenzioni di voto alle regionali del 28 ottobre. La   società di rilevazioni statistiche, d' accordo con la nostra testata,   dopo la rinuncia alla candidatura di Claudio Fava, ha deciso di non   pubblicare il sondaggio della scorsa settimana quando ancora sarebbero  stati diffusi i dati sulle intenzioni di voto che tenevano conto della  presenza del portavoce nazionale di Sel.
Nella corsa alla presidenza Nello Musumeci, candidato di Pdl, Pid e  Alleanza di Centro, guadagna due punti e mezzo rispetto a due  settimane fa passando dal 29,5% dei consensi al 32%. Guadagna un punto   anche Rosario Crocetta, in corsa per Pd, Udc, Api e Psi, che passa dal   29 al 30%.
 In discesa gli altri principali competitors: Gianfranco  Miccichè sostenuto da Grande Sud, Partito dei Siciliani-Mpa e Fli   passa dal 18 al 17% nella rilevazione delle intenzioni di voto degli  elettori siciliani consultati fra il 2 e il 3 di ottobre. Giovanna  Marano, la candidata che ha sostituito nella corsa per palazzo  d'Orleans Claudio Fava, costretto alla rinuncia per la mancata  iscrizione nei tempi utili alle liste elettorali siciliane riesce a  mantenere il 7,5% dei favori degli elettori contro l'11,5% attribuito  al suo predecessore nella rilevazione del 20 settembre scorso.
Invariato il gradimento raggiunto dal candidato del Movimento 5  Stelle, Giancarlo Cancelleri fermo al 7%.
Quote rilevabili per altri due candidati: Cateno De Luca che viene  sostenuto dal suo movimento Rivoluzione siciliana raggranella un altro  +0,5% passando dal 2 al 2,5% delle intenzioni di voto mentre Mariano  Ferro dei Forconi perde 0,4 punti scendendo all'1,8% contro il 2,2  dell'ultimo sondaggio Datamonitor per BlogSicilia.it.
Gli altri candidati (Lucia Pinsone, Gaspare Sturzo, Giacomo De Leo)  sono raggruppati in un 2,2% di consensi attribuito ad un generico  altri nel sondaggio Datamonitor. Scende ma di poco, nelle  rilevazioni per la presidenza della Regione il dato degli indecisi,  del non voto o della scheda nulla o bianca che passa da un 45,9%  dell'ultima rilevazione all'attuale 44,5%, una percentuale comunque  altissima di astensionisti potenziali. Ma è nelle rilevazioni sul voto  ai partiti che gli indecisi siciliani registrano l'exploit raggiungendo  il 48,9% degli elettori intervistati. 
A 24 giorni dal voto, la metà   dei cittadini siciliani appare indecisa o non intenzionata a recarsi  alle urne e i sondaggi, con una base di rispondenti così ridotta  sostiene Michelangelo Tagliaferri, responsabile dell'area Innovazioni   di Datamonitor - cominciano ad impazzire come la maionese, fornendo  risposte contraddittorie all'interno della stessa rilevazione e  diventando specchio della contraddittorietà del momento che stiamo  vivendo. Infatti i risultati sono differenti a seconda della domanda  che viene posta. 
Per quanto riguarda i candidati alla presidenza della  Regione i dati vedono Nello Musumeci allungare la distanza da Rosario  Crocetta di ben due punti, 32% a 30%. Gianfranco Miccichè conferma più  o meno il suo risultato a due cifre (17%), poi si aggiunge il caos del  cambio della coalizione guidata fino alla scorsa settimana da Fava e  che perde quasi metà dei voti con l'avvento di Giovanna Marano,  passando dall'11% al 7,5%.
Sul fronte dei partiti il Pd si conferma primo, posizione che aveva  acquisito nel sondaggio dello scorso 20 settembre superando il Pdl ma  questa settimana perde 1 punto percentuale attestandosi sul 19% contro  il 20 della precedente rilevazione. Continua a scendere il Pdl che  passa dal 18 al 17,3%. Scendono anche gli altri principali partiti che   fino a qui hanno ottenuto consensi a due cifre: il Partito dei  siciliani-Mpa arriva al 10% dal 12; l'Udc al 10% dall'11%. 
Da questa  settimana Datamonitor per BlogSicilia.it ha verificato anche il  consenso alle liste dei candidati alla presidenza: la Lista Musumeci  va dal 5 al 6,2% mentre alla prima rilevazione la Lista Crocetta si  attesta sul 6% delle intenzioni di voto superando così lo sbarramento  del 5 previsto per accedere ad un posto di parlamentare all'Ars.
Ci arriva per poco Grande Sud, il partito che esprime Miccichè alla  presidenza che perde mezzo punto passando dal 5,5 al 5% delle  intenzioni di voto. Mantiene il 7% dei voti il Movimento 5 Stelle . mentre Cantiere Popolare-Pid perde consensi passando dal 4 al 3,5%;  Alleanza di centro, che sostiene Musumeci alla presidenza, raggiunge  l'1% dei voti mentre scende Fli che dal 2 arriva a toccare quota 1,5%. ; 0,5% è il risultato che raggiunge Pensiero e Azione-Piazza Pulita;  l'1,2% il Popolo dei Forconi e 1,8% Rivoluzione siciliana.
Per quel che riguarda, infine, i partiti a sostegno della candidatura  di Giovanna Marano, la Lista Fava che raggruppa candidati all'Ars di  Sel, Fds e Verdi scende sotto la quota di sbarramento passando dal 6  al 4,5% delle preferenze.
Scendono anche le quotazioni di Idv, dal 4 al 3,5%.
Risultato opposto vediamo sulla scheda dei partiti e delle liste,  dove riscontriamo che la coalizione che sostiene Crocetta si attesta  al 35% andando ben di 5 punti sopra i voti del suo candidato commenta ancora Tagliaferri -. Mentre la coalizione che sostiene Nello  Musumeci si ferma al 28%, 4 punti al di sotto di quello che ottiene il  candidato di centrodestra. E' in questo gioco di incroci, al quale si  aggiungono anche i risultati degli altri candidati minori, che si   gioca il destino di questa tornata elettorale di ottobre in Sicilia.  
Quale sarà la direzione dell'elettorato? Si punterà sugli uomini o  conteranno le liste e i partiti? Quali dei due sondaggi sono più  vicini alla realtà: quello delle coalizioni o quello dei candidati?  Chi e come eserciterà il voto disgiunto e a chi costerà questa scelta?
Dispiace, ma in questo caso il sondaggio non offre risposte e  risultati ma apre domande e interrogativi. Perde la sua facoltà  previsionale e acquisisce una dimensione esplorativa e di analisi che  riesce a tradurre lo sconcerto e il caos che animano i cittadini  siciliani che si considerano tra i peggio amministrati e tra quelli  
che hanno pagato di più la crisi economica del nostro Paese.
Il sesto sondaggio di Datamonitor, l?ultimo che sarà reso pubblico, è  in programma per giovedì 11 ottobre, e sarà ancora una volta  pubblicato in esclusiva su BlogSicilia.it

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