Per riepilogare:
a) Condotte ha preso atto che il
Progetto Iniziale non verrà più portato avanti
b) Condotte però dice che il
Progetto ridimensionato non è economicamente vantaggioso e quindi "con le
proprie forze" non riuscirà a realizzare l'investimento.
c) Si prospetta un ipotetico miracolo
della Regione (direi di interpellare l'assessore al turismo in modo tale che si
riesca in breve tempo a trovare le fonti di finanziamento necessarie).
Ragazzi se questo non è fumo io
non riesco a definirlo in altro modo. Ma di questo è giusto che se ne occupi il
Sindaco, la Giunta ed il Consiglio Comunale.
Fatto sta che tra pochi giorni il
Consiglio di Amministrazione della Lipari Porto Spa si dovrà riunire per
approvare il Bilancio. Con quale tranquillità gli amministratori in carica
potranno dichiarare che l'azienda si trova nelle condizioni di poter proseguire
normalmente la propria attività (principio di continuità aziendale)?
Lo scenario che hanno di fronte presenta notevoli
incertezze:
1) il progetto iniziale è stato messo in
discussione in riunioni istituzionali (quindi non chiacchiere di corridoio)
2) il finanziamento di Condotte (sempre se
continua a mantenerlo e se ci sono somme ancora disponibili rispetto a quello
iniziale) non è più legato al finanziamento dell'opera progettata
3) non vi è nessuna garanzia di un nuovo progetto
rimodulato o ridimensionato. Dalle interviste l'unica risposta è stata
"sarà di importo minore". Di che importo stiamo parlando? Quale sarà
l'apporto di Condotte fatto 100 il totale dell'investimento e quanto quello
della Regione.
Insomma incertezze molto evidenti di
fronte alle quali gli amministratori della Lipari Porto Spa hanno poche vie
d'uscita.
Un Consiglio personale: rinviate l'approvazione
entro i sei mesi (entro il 30/06) e lavorate seriamente affinché "ci
siano fatti e non parole".
Qualora invece ci si trovi nella condizione in
cui il proseguimento dell’attività non sia più concretamente possibile, allora
la prospettiva muta profondamente e dai valori di funzionamento si deve
necessariamente passare, ad esempio, a
valori di liquidazione (i cui effetti non saranno affatto piacevoli
vedi svalutazioni su costi capitalizzati ed altro).
Angelo Sidoti
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