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sabato 14 dicembre 2013

L'amministrazione Giorgianni, Starvaggi, la bramosia di partecipare al "banchetto" e le "lasche intese" (di Luca Chiofalo)

Sono sinceramente felice per la designazione di Davide Starvaggi come nuovo assessore al turismo del comune di Lipari; lo sono perché conosco l’onestà e il  valore della persona, la dedizione al lavoro e la serietà del suo impegno, avendo con lui condiviso molti anni di scuola.
Fin qui, simpatia comprensibile e condivisibile da molti, ma, trattandosi di una designazione politica, non posso esimermi, per amore di ragionamento, dal fare anche altre valutazioni.
La nomina di Starvaggi, già assessore nell’ultima legislatura Bruno e schierato apertamente nel campo opposto all’attuale maggioranza alle scorse amministrative, si inserisce nel quadro dell’irrefrenabile tentazione Eoliana per le “lasche” intese.
Non larghe come quelle nazionali, imposte da un risultato elettorale che ha prodotto un sostanziale pareggio e dunque uno stallo superabile solo con alleanze innaturali, ma intese che allentano, che rilassano…
Accordi e designazioni tese a ridurre al minimo l’opposizione consiliare e le frizioni politiche, anche calpestando gli impegni categorici e dirimenti della passata campagna elettorale, quando dai balconi dell’attuale maggioranza si arringava la certezza che nessun esponente della passata gestione avrebbe mai fatto parte della nuova compagine amministrativa.
Ammesso che Starvaggi sia quanto di meglio si possa trovare in giro, la maggioranza che fa capo al sindaco Giorgianni, considerata anche la larga vittoria elettorale che non richiederebbe soccorsi esterni, qualora la nomina si concretizzasse,  ammetterebbe la necessità di “pescare” nel campo avversario (se esiste) per mancanza di soluzioni “interne”. La mossa può sembrare politicamente astuta perché allarga, probabilmente, il sostegno consiliare, riducendo la già sparuta e silente opposizione; ma, mi chiedo, ai cittadini-elettori che hanno scelto di votare la proposta di centro-sinistra, convinti di un cambio di uomini e metodi, questo modus operandi sarà gradito…?
A mio parere l’inefficienza del sistema politico eoliano dipende, in misura significativa, proprio dalla mancanza di una netta separazione tra le parti che dovrebbero concorrere  alla dialettica politica e amministrativa: troppa contiguità e “comparanze” non aiutano, bloccano, piuttosto, ogni velleità di cambiamento.
Per essere chiari, se la maggioranza facesse la maggioranza, accollandosi oneri ed onori del proprio compito senza cedere a “convenienti infiltrazioni”, e l’opposizione facesse l’opposizione, lealmente e costruttivamente ma senza sconti, indicando soluzioni alternative per la gestione della cosa pubblica e controllando con attenzione l’operato dell’amministrazione senza la brama di partecipare al “banchetto”, tutto funzionerebbe meglio…!   
P.S. comunque, auguri a Davide, sono certo farà bene.
CORDIALMENTE
Luca Chiofalo

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