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sabato 14 dicembre 2013

I PRECARI, CROCETTA E LE MILLE INCERTEZZE “SOLTANTO PROMESSE: LUNEDÌ MOBILITAZIONE”

Situazione grave” e “senso di responsabilità” che non c’è. Termini che vanno e, puntualmente, ritornano. La manifestazione palermitana di oggi ha nuovamente fotografato le paure dei precari siciliani, scesi in piazza in attesa di “risposte concrete” dal governo. Fino a quando non si metterà tutto “nero su bianco”, e le promesse non diventeranno certezze, in migliaia continueranno ad alzare la voce.
E così sarà anche fra pochi giorni: per lunedì i sindacati hanno confermato lo stato d’agitazione.
“La grande mobilitazione di oggi dei lavoratori precari delle pubbliche amministrazioni siciliane ha dimostrato la determinazione di Cgil, Cisl e Uil nel chiedere ai governi nazionale e regionale una risposta chiara e definitiva per prorogare e stabilizzare definitivamente i rapporti di lavoro precari”. Così hanno sottolineato i segretari generali Michele Palazzotto (Fp Cgil), Luigi Caracausi (Cisl Fp) e Enzo Tango (Uil Fpl). “Abbiamo rappresentato al presidente della Regione – dicono in una nota – la gravità di una situazione che è vincolata ad una serie di condizioni ancora da realizzarsi e che impongono l’assunzione di responsabilità politica tanto a Roma quanto a Palermo”.
Nel corso dell’incontro svoltosi in tarda mattinata a palazzo d’Orleans, mentre fuori migliaia di lavoratori continuavano a manifestare, Crocetta ha comunicato ai sindacati di aver concordato con il governo nazionale un emendamento al ddl di stabilità nazionale che supererebbe i vincoli normativi e finanziari per consentire le proroghe a tutti i precari siciliani. Al contempo deve continuare l’iter di approvazione del ddl regionale all’Ars in concomitanza con l’approvazione dei documenti finanziari regionali.
“Solo la realizzazione di queste ipotesi di legge – sostengono i sindacati – può garantire maggiore serenità ai lavoratori, quanto meno per cio’ che riguarda le proroghe, ma si devono realizzare le condizioni politiche favorevoli diversamente da quanto e’ avvenuto all’atto dell’approvazione del decreto legge 101 dove sia il governo nazionale che gran parte della deputazione siciliana sono stati colpevolmente disattenti”.
Per questo motivo, Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto a Crocetta di “farsi carico di un’intesa politica con il governo nazionale per ottenere l’approvazione della norma necessaria a garantire un futuro piu’ sereno ai lavoratori”. “Allo stato attuale delle cose”, le organizzazioni fanno sapere di avere confermatolo stato di agitazione “per tenere alta l’attenzione sulla vertenza e mettere in atto tutti gli strumenti di pressione possibile sia a Roma che a Palermo per ottenere che i percorsi legislativi arrivino a compimento”.
Da lunedì, dunque, previste assemblee di un’ora in tutti i posti di lavoro, “fino a quando non ci saranno chiari segnali che la norma venga approvata; diversamente, verranno intraprese forme di lotta piu’ incisive per garantire i diritti dei lavoratori”.

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