COMUNICATO STAMPA
Dimissioni dalla carica di Assessore al Turismo, alla Programmazione ed allo Spettacolo
Quando ho accettato questa incarico avevo la consapevolezza di dover effettuare un percorso di programmazione anomalo perché vissuto nel cuore della dinamica politica con tutti i fenomeni negativi che questo comporta . Ma questa nuova esperienza si basava sia su una motivazione emozionale ( ho rispettato una promessa fatta ad un amico eoliano scomparso che mi spingeva a “fare” per lo sviluppo di queste) che razionale. Infatti da Tecnico ho sempre considerato il decisore politico il vero attore dello sviluppo. Ma un buon decisore politico deve avere un alter ego, un soggetto con cui confrontarsi, in uno spazio neutro. Un luogo ove misurare le sua capacità di visione della politica per tradurre in progettualità la capacità di risposta ai bisogni della gente, pensando ai tempi dello sviluppo turistico e non ai tempi della politica utilizzando strumenti come un piano strategico di respiro pluriennale.
La mia presenza in giunta era l’espressione di una scelta coraggiosa del primo cittadino che vede nella progettualità, nella programmazione in un periodo medio lungo, l’unica via di uscita dalla crisi che attanaglia queste Isole da anni. Perché sono anni che conosciamo i problemi strutturali e culturali di chi amministra e fa impresa. Occorreva dare un segnale di cambiamento nella mentalità nella visione strategica di un settore chiave. Quindi le condizioni al mio insediamento sembravano, sia pur al minimo del livello, favorevoli: nuova giunta, il sostegno dell’area imprenditoriale, strumenti nuovi di programmazione. Su questa base occorreva un nuovo percorso che si basava in realtà su un documento vero di programmazione: il Piano strategico nazionale per il turismo 2013.
Si doveva partire da una considerazione di sistema: il prodotto turistico è il risultato dell’azione di diverse leve di intervento che sono ben conosciute dagli esperti o comunque tali ( almeno dovrebbero): Governance, Comunicazione e promozione, Canali di vendita, Offerta prodotti, Ricettivo, Trasporti e infrastrutture, Formazione e competenze, Investimenti, Assetto normativo. Se vogliamo il bene di queste Isole dovremo fare i conti con tre temi chiave per il turismo e la programmazione: Qualità - governace-promozione e strategia di comunicazione.
La qualità dell’offerta con riferimento alla ricettività includendo quella alberghiera, ma anche l’offerta extralberghiera, soggetta ad un rapido sviluppo. Bisogna considerare in primo luogo lo sviluppo della cultura della qualità, comprendendovi in primis l’adeguamento agli standard europei e l’affinamento della professionalità degli operatori e degli addetti nel settore. Le professioni turistiche vanno sottoposte ad un processo di rinnovamento e di adeguamento alle nuove realtà. L’implementazione di una governance del turismo che comprenda l’insieme dei punti di vista dei diversi attori, che sia in grado di formulare con efficacia delle proposte, e che preveda l’assunzione di decisioni condivise per lo sviluppo armonico e sinergico del sistema turistico.
La promozione, ed ancor prima la più generale strategia di comunicazione, che dovrà comprendere tre ambiti principali: il “saper dire”, la scelta del cosa comunicare e il miglioramento degli strumenti della promo comunicazione, compreso la scelta di luoghi della comunicazione. Se una visione c’era e c’è la progettualità e le attività non sono mancate. Già al mio insediamento si è attivato un forum sul turismo che aveva avviato un processo, sia pur non adeguato, di concertazione. Il primo frutto importante è stato un calendario degli eventi sviluppato per brand di prodotto, mai fatto prima. Lo sviluppo di importanti sinergie con il mondo della scuola con la sigla di un protocollo storico tra i maggiori istituti alberghieri per la nascita di una database per gli stage ed tirocini formativi che ha portato e porterà un valore aggiunto per tutti gli operatori . Nello stesso senso le visite di tour operators interessati a sviluppare nuovi prodotti turistici internazionali che sono ormai in contatto permanente con l’amministrazione.
La chiave dello sviluppo turistico è relativamente semplice da una parte un sistema di animazione territoriale turistico basato un circuito di grandi eventi legati al Brand Sito Unesco dall’altra la valorizzazione della filiera di servizi finalizzati in un sistema di pacchetti turistici. Occorrevano e occorrono nuovi modelli per sostenere l’offerta di qualità ecco perché sono nate : “Le vele nere” vera sintesi del nuovo corso per il turismo eoliano. La vision riprende quella del musicista Mauro Pagani: pensare alle isole come un crocevia culturale attrattore di viaggiatori, luogo dove il turista, visto come “pirata”, si trasforma in viaggiatore che porta via con se qualcosa del luogo, ma lascia anche qualcosa di se al sito visitato. L’isola diventa un luogo in cui glamour, fascino, mistero e incontro di culture si intrecciano. L’isola diventa un luogo di incontro per i viaggiatori. Il punto focale del rapporto tra il turista e il luogo visitato viene incentrato sullo scambio di culture. Il turista si deve innamorare del luogo che sta visitando, deve portarlo dentro di se e desiderare di ritornarvi.
Partendo da questo presupposto si può ricostruire l’immagine dell’isola basandosi sul tema del grande viaggiatore culturale, che lascia al sito più di quanto prende, arricchendone la cultura, il territorio e la società.
In questo caso con la volontà la professionalità e la determinazione di pochi grandi isolani, alcuni albergatori si è costruito un prodotto turistico culturale che potrà segnare la presenza delle Eolie nel panorama turistico internazionale in futuro. Il seguito nazionale ed il successo dell’evento sta generando grande curiosità non solo degli operatori ma anche di altre amministrazioni interessate al format.
Vivendo l’isola da questo particolare punto di osservazione ho potuto fare una esperienza unica che mi ha permesso leggere con amarezza tutti i limiti della nostra amministrazione e della politica locale. Le idee chiare non bastano se la realtà si misura sugli interessi , e lo dico con leggerezza, di botteguccia. Tutto ciò rischia di naufragare nella palude delle piccolissime beghe, mentre intanto la nave affonda.
Alla base della mia azione c’è sempre stata la volontà di contribuire ad una crescita del paese, di queste meravigliose schegge di luce che sono le nostre isole . Ma per trasformare un contributo in progettualità concreta occorrono le condizioni per poter operare. La mia posizione di tecnico mi impone di sostenere le scelte migliori per la programmazione e lo sviluppo di questo territorio, nel quale la concertazione e la condivisione delle scelte sono elementi fondamentali. Ciò è possibile solo in un clima oggettivamente favorevole per l’amministrazione che in questo periodo è venuto meno, determinando così la mia scelta. Pertanto l’’attuale clima politico-istituzionale mi suggerisce di fare un passo indietro per consentire di ristabilire le migliori condizioni per il proseguo dell’attività amministrativa dell’Ente .
Vorrei ringraziare tutti i membri della Giunta ed il personale ammnistrativo con i quali ho condiviso una esperienza che mi ha arricchito dal punto di vista umano. Vorrei ancora ringraziare tutti gli eoliani, sono tanti, che hanno mostrato sensibilità verso le attività condotte con una fattiva collaborazione offrendo un sostegno avvolte inaspettato.
Ho cercato di offrire un contributo per una nuova strategia di sviluppo ed una moderna visione del turismo proiettata verso una dimensione internazionale del turismo delle Eolie. Perché non c’è turismo nel futuro se non si considerano tutte le isole e non si realizzano concrete sinergie tra i comuni,
Sono profondamente convinto della bontà dell’azione del Sindaco che sosterrò comunque offrendo il mio contributo e la mia collaborazione in qualunque momento sarà possibile.
Credo fermamente nell'azione di risanamento e di rinnovamento che si sta faticosamente portando avanti e, auguro al Primo cittadino ed al mio successore buon lavoro.
Cuccia Matteo
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