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martedì 10 dicembre 2013

Bocciata dal Parlamento Europeo la proposta di bandire la pesca a strascico profonda

 (ANSA) - STRASBURGO, 10 DIC - Semaforo rosso per il bando della pesca a strascico in acque profonde, ossia tra i 600 e 1.500 metri di profondità. Il Parlamento Ue ha infatti rigettato la proposta avanzata dai verdi, da una parte dei socialisti, tra cui la delegazione del Pd, e dalla sinistra unitaria di proibirla entro due anni dall'entrata in vigore del nuovo Regolamento. ''Il Parlamento Ue - ha affermato dopo il voto Guido Milana, Pd e vicepresidente Commissione pesca del Parlamento Ue - ha perso un'occasione per difendere gli stock ittici, oggi ha vinto la lobby dell'industria''.
L'emendamento che voleva imporre il bando è stato bocciato di corta misura: 342 no, 326 sì e 19 astensioni. Contro l'abolizione della pesca in acque profonde, che le associazioni ambientalista considerano distruttiva dell'ecosistema e anti-economica, si sono schierati soprattutto Francia, Spagna e Portogallo, paesi di bandiera della flotta di 11 navi che "ara" il fondo del mare. I danni provocati ai fondali marini da un anno di pesca a strascico è stimata pari a 535-833 volte maggiore di quella con i palamiti. Rimane così in vigore il compromesso raggiunto dalla Commissione pesca dell' Eurocamera lo scorso 4 novembre che prevede che tra 4 anni la Commissione Ue presenti una valutazione sull'impatto ambientale della pesca oltre i 600 metri. Se si scoprirà che ''le specie ittiche sono sfruttate oltre i livelli di rendimento massimo sostenibile'', solo allora Bruxelles potrà presentare una proposta per ''far scadere i permessi di pesca per l'acqua profonda''. 

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