Sabato
28 novembre si è svolta a Lipari la 17° edizione della giornata nazionale della
colletta alimentare nazionale, la popolare “spesa della solidarietà” in favore
dei più bisognosi.
L’iniziativa,
promossa dal Banco Alimentare Nazionale, a cui quest’anno ha aderito la Caritas di Lipari, è diventata un importante
momento di coinvolgimento e sensibilizzazione sociale della comunità liparese
al problema della povertà attraverso l’invito a un gesto concreto di gratuità e
di condivisione: fare la spesa per chi
ha bisogno.
Durante
tutta la giornata, grazie ai diversi volontari dell’associazione dell’isola,
ciascun cittadino ha donato parte della propria spesa per rispondere al bisogno
di quanti vivono nella povertà.
Il
risultato della Colletta alimentare ha dimostrato come in un momento difficile
per la nostra comunità eoliana, in cui si avvertono segnali di impoverimento
reale, tra la gente la Carità cristiana sia stata più forte di ogni desiderio
ideologico di giustizia sociale.
Un
semplice gesto come quello di donare cibo a chi non lo ha non è stato un
generico gesto di altruismo che mette a posto le coscienze, ma un gesto reale
di condivisione del bisogno materiale e del destino dell’uomo che si incontra.
E’ stata
l’esemplificazione di come per costruire il bene comune si debba partire da
quelle azioni concrete che vanno al di là di tutto e che rispondono ai bisogni
dell’anima e del cuore umano.
Le
ragioni di fondo di questo gesto di carità sono state descritte nel discorso di
Papa Francesco all’Udienza Generale del 5 Giugno 2013 e pensate per favorire un
dialogo con tutti coloro che a vario titolo hanno partecipato alla Giornata
Nazionale della colletta Alimentare
«La
vita umana, la persona non sono più sentite come valore primario da rispettare
e tutelare, specie se è povera [...]. Il consumismo ci ha indotti ad abituarci
al superfluo e allo spreco quotidiano di cibo, al quale talvolta non siamo più
in grado di dare il giusto valore, che va ben al di là dei meri parametri
economici. [...] Invito tutti a riflettere sul problema della perdita e dello
spreco del cibo per individuare vie e modi che, affrontando seriamente tale problematica,
siano veicolo di solidarietà e di condivisione con i più bisognosi. [...]
quando il cibo viene condiviso in modo equo, con solidarietà, nessuno è privo
del necessario, ogni comunità può andare incontro ai bisogni dei più poveri».
Con queste ultime parole vorremo
ringraziare tutti i cittadini che con la loro solidarietà hanno donato, i supermercati che hanno risposto all’iniziativa, i volontari che hanno raccolto, e, con l’occasione, tutti coloro che ci offrono quotidianamente abiti
e oggettistica per le persone in stato di bisogno, tutti i
volontari fissi e occasionali che con noi collaborano per il
silenzioso lavoro al servizio di chi ha bisogno nelle diverse realtà locali.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.