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venerdì 13 dicembre 2013

Colletta alimentare, un gesto di carità per continuare a sperare. I ringraziamenti della Caritas di Lipari

Sabato 28 novembre si è svolta a Lipari la 17° edizione della giornata nazionale della colletta alimentare nazionale, la popolare “spesa della solidarietà” in favore dei più bisognosi.
L’iniziativa, promossa dal Banco Alimentare Nazionale, a cui quest’anno ha aderito  la Caritas di Lipari, è diventata un importante momento di coinvolgimento e sensibilizzazione sociale della comunità liparese al problema della povertà attraverso l’invito a un gesto concreto di gratuità e di condivisione: fare la spesa per chi ha bisogno.
Durante tutta la giornata, grazie ai diversi volontari dell’associazione dell’isola, ciascun cittadino ha donato parte della propria spesa per rispondere al bisogno di quanti vivono nella povertà.
Il risultato della Colletta alimentare ha dimostrato come in un momento difficile per la nostra comunità eoliana, in cui si avvertono segnali di impoverimento reale, tra la gente la Carità cristiana sia stata più forte di ogni desiderio ideologico di giustizia sociale.
Un semplice gesto come quello di donare cibo a chi non lo ha non è stato un generico gesto di altruismo che mette a posto le coscienze, ma un gesto reale di condivisione del bisogno materiale e del destino dell’uomo che si incontra.
E’ stata l’esemplificazione di come per costruire il bene comune si debba partire da quelle azioni concrete che vanno al di là di tutto e che rispondono ai bisogni dell’anima e del cuore umano.
Le ragioni di fondo di questo gesto di carità sono state descritte nel discorso di Papa Francesco all’Udienza Generale del 5 Giugno 2013 e pensate per favorire un dialogo con tutti coloro che a vario titolo hanno partecipato alla Giornata Nazionale della colletta Alimentare
«La vita umana, la persona non sono più sentite come valore primario da rispettare e tutelare, specie se è povera [...]. Il consumismo ci ha indotti ad abituarci al superfluo e allo spreco quotidiano di cibo, al quale talvolta non siamo più in grado di dare il giusto valore, che va ben al di là dei meri parametri economici. [...] Invito tutti a riflettere sul problema della perdita e dello spreco del cibo per individuare vie e modi che, affrontando seriamente tale problematica, siano veicolo di solidarietà e di condivisione con i più bisognosi. [...] quando il cibo viene condiviso in modo equo, con solidarietà, nessuno è privo del necessario, ogni comunità può andare incontro ai bisogni dei più poveri».
Con queste ultime parole vorremo ringraziare tutti i cittadini che con la loro solidarietà hanno donato, i  supermercati che hanno risposto all’iniziativa, i volontari che hanno raccolto, e, con l’occasione,  tutti coloro che ci offrono quotidianamente abiti e oggettistica per le persone in stato di bisogno, tutti i volontari fissi e occasionali che con noi collaborano per il silenzioso lavoro al servizio di chi ha bisogno nelle diverse realtà locali.

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