L’adolescenza è quella fase della vita in cui si compiono “le scelte” per il futuro; al tempo stesso, periodo nel quale si spiegano grandi forze ed energie ma dove emergono anche enormi fragilità. Periodo di cambiamenti e costruzione della propria personalità. Mi rivolgo proprio ai ragazzi, agli adolescenti che oggi si trovano di fronte a scelte difficili. Divisi tra la ricerca di fragili sicurezze, da una parte, e l’aspirazione ad una felicità vera e duratura dall’altra. Tra il “fare ciò che voglio” adesso, nell’immediato ed il fare ciò che voglio davvero, avendoci pensato bene, non fermandosi alla superficie. Per questo voglio raccontarvi la storia di due fratelli, uno di nome Esaù, il primogenito, destinato alla benedizione del padre e all’eredità, e suo fratello minore, Giacobbe. Il primo era abile cacciatore, un uomo forte e coraggioso, per questi motivi era preferito dal padre. Il secondo, invece, era più debole e non riusciva bene nella caccia ma era astuto ed appoggiato dalla madre. Giacobbe era solito cucinare buonissime pietanze. Un giorno stava preparando una minestra di lenticchie quando, ecco venire dai monti il fratello Esaù che tornava dalla caccia, stanco, affamato e senza forze. Al sentire quel profumo non riuscì a trattenersi, la sua mente si annebbiò, sentì dentro di lui una profonda fame. Allora chiese al fratello di dargli un piatto di quelle gustosissime lenticchie. Il fratello gli disse: - te le darò, ma in cambio dovrai cedermi la tua primogenitura- . In quel momento Esaù pensò: - cosa mi importa della primogenitura, quella arriverà in un futuro lontano, alla morte di mio padre, chi mi dice che ci arriverò che non morirò prima; ma ho fame adesso, ho bisogno di riprendere le forze, e poi…questo piatto di lenticchie è davvero buono-. Così Esaù decise di accettare ed in cambio delle lenticchie cedette al fratello Giacobbe la sua primogenitura. Ma dopo essersi saziato, dopo aver appagato la fame del momento, si rese conto di ciò che aveva fatto e si pentì amaramente perché capì cosa aveva disprezzato. E voi ragazzi, cosa scegliete per la vostra vita? Soddisfare le voglie del momento, quella fame che tutti i giorni vi rende ciechi e vi porta a succhiare affetto, facili piaceri, divertimento, “sballo”. Cosa c’è nel vostro piatto di lenticchie? Siete pronti a vendere la vostra identità, la vostra vita per così poco? Oppure siete furbi, come Giacobbe, che sta pensando a ciò che è importante davvero?
Alla prossima puntata dal titolo: VICOLI DEL VOMITO
Samuele e gli Animatori del Centro Giovanile.
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