Questo il contenuto di una lettera-proposta inviata dal dottor Pino La Greca al sindaco di Lipari e al presidente del Comitato per la difesa dei collegamenti marittimi delle Isole Eolie
Oggetto: Effetti della crisi sul tessuto economico del territorio delle Isole Eolie
Signori,
quale cittadino delle Isole Eolie ed ex amministratore del Comune di Lipari negli ultimi mesi mi sono rivolto alle SS.VV., per proporre ed le mie opinioni sulla complessa vicenda dei trasporti marittimi.
In questi giorni ho preso atto che il Sindaco dopo diversi tentennamenti e prese di posizione ambigue della Sua maggioranza ha adottato la mia proposta in merito allo scorporo della Siremar dalla privatizzazione della Tirrenia, segnatamente scrive al Ministro: “La invito a riproporre, attraverso un decreto legge, quanto previsto dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, articolo 57, comma 3, ovvero il passaggio a titolo gratuito del pacchetto azionario della società Siremar dal gruppo Tirrenia alla Regione Sicilia. “; tuttavia gli effetti della crisi sul tessuto economico del nostro territorio sono sempre più evidenti ed acuiti dalla incertezza legata ai collegamenti marittimi.
La crisi trasporti si “aggancia” alla generale crisi che sta investendo il nostro Paese e che vede il Governo puntare su obiettivi a lungo termine che personalmente non condivido e che, nel nostro caso, anche con la auspicata risoluzione positiva della questione Siremar rischiano di lasciare un territorio in forte crisi economica non sono per il 2009 ma anche per gli anni successivi.
La mia professione mi pone a contatto quotidiano con le piccole e medie imprese del nostro territorio, sia a Lipari sia nelle altre isole del nostro Comune, e dopo varie riflessioni ritengo di poter suggerire sia all'amministrazione sia al Comitato una ulteriore iniziativa aggiuntiva a quella portata avanti per lo scorporo della Siremar; una proposta che aiuti e sostenga le nostre imprese e le famiglie che vivono nel territorio delle Isole Eolie. La proposta è semplice, chiediamo per il nostro Comune, a sostegno dell'economia eoliana, lo status di zona extradoganale.
La zona extradoganale (o zona franca) è quella parte di una nazione in cui i beni in vendita non sono gravati dall'i.v.a. e/o da altre tasse, (Irap ad esempio, o addizionale Irpef), imposta e accise (soprattutto sui carburanti).
La mancata applicazione dell'i.v.a., sui generi di prima necessità sgraverebbe tutte le famiglie eoliane facendo incrementare i consumi locali.
La riduzione delle imposte sui beni di consumo potrebbe risultare particolarmente conveniente per l'acquisto di tanti prodotti e soprattutto dei carburanti, ciò consentirebbe un incremento nelle presenze turistiche rispetto ad altre zone limitrofe. Penso anche alla nautica da diporto. In Italia la zona extradoganale più nota è quella di Livigno.
Naturalmente la proposta potrà essere approfondita, meglio analiticamente esposta, ma la ritengo una possibilità reale di aiuto alla nostra economia messa in ginocchio da questa situazione di perenne emergenza in cui ci ha condannato l'attuale governo.
Mi auguro che il mio suggerimento trovi consenso e si possa avviare un utile confronto su questo tema.
Cordiali saluti.
Giuseppe La Greca