Riceviamo dal dottor Pino La Greca e pubblichiamo:
La comunità eoliana ha poche occasioni di confronto democratico; la possibilità, per circoli, associazioni, partiti politici, di organizzare dibattiti, incontri, confronti su progetti, proposte, idee, sono rese difficoltose sia dalla conformazione geografica del territorio sia dall’assenza di strutture pubbliche dedicate a ciò.
L’idea di scrivere “Eolie & Democrazia” nasce dalla sempre più attiva presenza dei cittadini, di tutti i cittadini, nei vari siti internet che trattano delle Isole Eolie; ognuno con la propria sensibilità, con le proprie idee, con i propri desideri, tuttavia, i siti non possono assolvere a tutta una serie di compiti che spettano ai luoghi della politica.
Lo Statuto del Comune di Lipari ha dedicato un ampio spazio alla partecipazione democratica dei cittadini:
all'art. 1, comma 3, recita:
Il Comune di Lipari promuove ogni forma di partecipazione alla vita politica, sociale, economica e culturale, valorizzando le libere aggregazioni sociali attraverso cui si esprime la personalità umana, promuove altresì, azioni positive per favorire pari opportunità tra donne e uomini ed aiutare i giovani nell'inserimento nella vita sociale e lavorativa, anche in collaborazione con le organizzazioni di volontariato.
L'art. 52, avente per oggetto: la partecipazione dei cittadini all'azione amministrativa, recita:
Al fine di garantire la partecipazione dei cittadini all'azione amministrativa il Comune promuove:
a) organismi di partecipazione dei cittadini all'amministrazione locale;
b) il collegamento dei propri organi con gli organismi di partecipazione di circoscrizione;
c) le assemblee di quartiere e di zona sulle principali questioni sottoposte all'esame degli organi comunali;
d) la partecipazione di forme associative operanti nei settori economico, sociale, culturale, sportivo, turistico, assistenziale, ecc.
Con apposito regolamento sono stabiliti la disciplina, le forme, i modi ed i termini delle predette partecipazioni.
L'autogoverno di una comunità si realizza, per lo Statuto, attraverso la effettiva partecipazione dei cittadini ai processi decisionali. Nel corso degli ultimi anni alcuni organismi a carattere privato sono sorti a Canneto, Acquacalda, Lami, ma non hanno le caratteristiche democratiche per potersi dire “organismi di partecipazione dei cittadini all'amministrazione locale e/o assemblee di quartiere e di zona”.
Per realizzare tale “organismo di partecipazione” si devono organizzare le assemblee di quartiere nell’isola di Lipari, (a Canneto, Pirrera-Serra, Pianoconte, Quattropani, Lami, Acquacalda) naturalmente a totale titolo gratuito, senza ulteriori costi a carico delle casse comunali, con la partecipazione volontaria e democratica dei cittadini che vivono nelle singole realtà attraverso una consultazione elettorale. Attraverso il confronto democratico chi si propone potrà ottenere il consenso dai cittadini per poter dire di parlare, non a semplice titolo personale, ma in nome e per conto della propria comunità.
Soltanto attraverso la costituzione di questi organismi di partecipazione il cittadino potrà concorrere democraticamente alle scelte che coinvolgono il proprio quartiere; i rappresentanti democraticamente eletti, consiglieri e presidente del quartiere saranno autorizzati a fare le proposte e le segnalazioni che riterranno più opportune, a chiedere la visione degli atti pubblici negli uffici comunali, a partecipare alle sedute del consiglio comunale con diritto di parola e soprattutto a non essere insultati da dipendenti comunali più o meno educati (ai quali rammento l’articolo 54 della Costituzione, 2° comma “I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge”), i quali, forse per assimilazione, ritengono i cittadini sudditi e non i reali detentori del potere politico nel nostro paese, come assicura la costituzione.
In questa direzione si sono mosse le forze di opposizione presenti in consiglio con una propria richiesta di autoconvocazione rimasta ad oggi “nel cassetto” come molte altre questioni di vitale importanza per la nostra comunità.
Adesso i cittadini, soprattutto quelli della generazione internet, devono fare un passo impegnativo che invii all’attuale classe politica dirigente un chiaro segnale di partecipazione e di democrazia, attraverso la richiesta di un referendum popolare ai sensi dell’articolo 58 dello Statuto e chiedere L’indizione di un referendum popolare per la istituzione volontaria e gratuita dei comitati di quartiere nell’isola di Lipari, specificatamente per le frazione di Acquacalda-Porticello, Canneto, Pirrera-Serra, Lami, Pianoconte e Quattropani.
Mi propongo, sin d’ora, come primo firmatario della raccolta firme attraverso tutti i siti on-line eoliani .
Lipari, 05 ottobre 2009
Giuseppe (Pino) La Greca